Articolo di Monica Bormetti

Dal 3 al 5 giugno Budapest ha ospitato la terza edizione di Brain Bar, festival in cui si parla di futuro e innovazione: dalla scienza alla società, dalla tecnologia alla politica, dal turismo allo sport. L’evento ha avuto luogo nel cuore della città, in quello che ormai è diventato punto di incontro per molti con il suo bar sulla scalinata e l’atmosfera unica sotto la fontana di Deák Ferenc tér: l’ Akvárium Klub.

L’Ungheria è patria di parecchi festival estivi: dallo Sziget al Balaton Sound e non solo. Insomma se vuoi divertirti hai l’imbarazzo della scelta e per approfondire l’argomento puoi cliccare qui. Il paese magiaro però sta lavorando anche per diventare la culla dell’innovazione dell’Europa centro-orientale e in questo contesto esiste Design Terminal, l’ente organizzatore del Brain Bar.

Brain Bar Budapest continua ad avere un grande successo e dalla prima edizione l’evento è cresciuto. Ecco alcuni numeri dell’edizione del 2017:

  • 7000 Visitatori
  • 100 speakers (di 25 paesi differenti)
  • 14% gli italiani tra il numero di stranieri presenti

Gli organizzatori dell’evento hanno dichiarato che dal 26 giugno 2017 sul canale ufficiale di Youtube saranno presenti alcune delle presentazioni dell’evento.

Con questo evento Budapest ha confermato non solo di essere una bellissima città dal punto di vista storico, culturale e turistico, ma anche di essere una città orientata al futuro, luogo di innovazione e ricerca. Un vero e proprio catalizzatore per tutta l’Europa centro-orientale.

Il festival ha visto diversi nomi di spessore tra gli speakers, primo fra tutti il futurista Kevin Kelly che ha mandato un messaggio chiaro al pubblico: questo è il miglior periodo storico in cui vivere, concetto ripreso nel suo ultimo libro.



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