Come già accaduto nel 2010, quando Pécs fu nominata Capitale della Cultura Europea, così anche nel 2023 l’Ungheria avrà l’onore di veder nominata una propria città come la più rappresentativa della cultura continentale per quell’anno solare. Tuttavia, il nome della città vincitrice verrà rivelato dalla giuria, composta da 12 esperti internazionali del settore, solamente verso la fine del 2018.

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Logo di “Pécs 2010” – Capitale della Cultura Europea

Nata nel 1985 grazie all’intuizione del ministro della cultura greco e del suo celebre omologo francese Jack Lang, la “Capitale della Cultura Europea” è un’iniziativa patrocinata e finanziata dalla Commissione Europea, che ha come scopo quello di sottolineare la ricchezza e la diversità delle culture europee, esaltando il ruolo della storia e dei valori condivisi. Inoltre, l’iniziativa dà la possibilità alla città vincitrice di poter rilanciare l’economia del turismo nella propria realtà e di attirare turisti dal resto dei paesi dell’Unione Europea.

Tornando al 2023, in principio per quell’anno l’Ungheria avrebbe dovuto condividere il titolo con la Gran Bretagna, eleggendo una città ciascuno. Tuttavia, a causa della Brexit, il governo di Londra ha perso il proprio diritto a partecipare alla competizione. Così, l’Ungheria sarà la sola ad eleggere una propria municipalità. Infatti, sono sette le città ungheresi che hanno avanzato la propria candidatura al Segretariato di Stato per la Cultura: Debrecen, Eger, Gödöllő, Győr, Székesfehérvár, Szombathely e Veszprém. Di seguito, qualche breve nota su ciascuna delle candidate:

Debrecen: conosciuta anche col nome di “Roma calvinista” per via della massiccia presenza di cittadini che abbracciano questa fede, è la seconda città più popolosa del paese dopo Budapest. Non lontana dal confine con la Romania, è capoluogo della Provincia Hajdu-Bihar, nell’Ungheria orientale.

Eger: situata nell’Ungheria del nord, a poco più di un’ora di treno da Budapest, rappresenta una delle perle artistiche del paese. È rinomata soprattutto per il suo vino e per l’assedio del 1552, nel quale gli ungheresi riuscirono valorosamente a sconfiggere i turchi.

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Manifesto pubblicitario per la candidatura della città di Eger

Gödöllő: piccolo centro abitato, dista circa 30 chilometri a nordest dalla capitale. Nota per l’Università Szent István, dedicata agli studi sull’agricoltura, e per lo splendido palazzo reale, che fu residenza estiva della Principessa Elisabetta (Sissi) e di suo marito l’Imperatore Francesco Giuseppe d’Austria-Ungheria.

Győr: capoluogo della regione amministrativa del Transdanubio Occidentale nell’Ungheria nord-occidentale. Sede termale ed universitaria, è conosciuta anche perché centro della confluenza fra tre fiumi: il Danubio, il Raba ed il Rabca.

Székesfehérvár: distante circa 45 minuti in treno da Budapest, viene generalmente chiamata anche “Città dei Re”, in quanto sede d’incoronazione dei Re magiari, ed è una delle città storicamente più significative del paese. Tuttavia, è conosciuta anche per il Fezen Festival, rassegna musicale annuale celebre in tutto il paese.

Szombathely: praticamente al confine con l’Austria, dal quale dista meno di 10 chilometri, è ritenuta la città più antica d’Ungheria. Grazie a lauti fondi stanziati nel passato dall’Unione Europea, il suo centro storico è perfettamente rinnovato.

Veszprém: situata a nord del Lago Balaton, è celebre per il suo polo universitario tra i più antichi d’Europa, per la sede arcivescovile e per essere una meta turistica ambita.

 

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Foto: We love Balaton, eger.hu e Rovás Infó