Si avvicinano le elezioni politiche in Ungheria. Ecco alcune spiegazioni e dati statistici sui principali partiti che si presentano alle elezioni. A fianco del nome del partito trovate lo slogan principale usato in questa campagna elettorale!

Fidesz (Alleanza dei giovani democratici) – KDNP: “Prima l’Ungheria”

Il partito di Viktor Orbán. Governa il paese da otto anni, dalla massiccia vittoria del 2010 e da allora possiede i due terzi dei deputati. Grazie a questi numeri ha riscritto una Costituzione e una nuova Legge elettorale, a propria immagine e somiglianza. Provvedimenti fortemente contestati dall’opposizione. Il Fidesz fa parte del PPE, ma ha posizioni estremamente più forti per quanto riguarda le scelte in materia di migrazione e diritti civili. E’ un partito nato alla fine degli anni ’80 all’interno dell’area liberale ma che poi si è riposizionato su posizioni conservatrici, cristiane e nazionaliste. Negli ultimi anni il governo ungherese ha alzato più volte la voce contro la politica di Bruxelles chiedendo una più forte politica contro i migranti. Il premier Orbán è già stato primo ministro per tre volte, leader indiscusso del partito, ha una forte cerchia di sostenitori e militanti nel paese, ma ha aumentato la sua popolarità in tutta Europa. Negli ultimi anni di governo l’Ungheria ha conosciuto una vigorosa crescita economica, che però spesso ha portato a una divaricazione delle classi sociali, e una disoccupazione che è crollata praticamente a zero. Le critiche principali che vengono rivolte al Fidesz riguardano la natura “anti-liberale” dei provvedimenti di gestione delle istituzioni, la politica di chiusura delle frontiere dei migranti e una corruzione diffusa. Il partito si candida da diversi anni in alleanza con il più piccolo KDNP (Partito Popolare Cristiano Democratico).

Candidato premier: Viktor Orbán

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I sondaggi lo attestano tra il 46-50%

Risultati nelle precedenti elezioni:

2002 Nazionali 41,1%
2004 Europee 47,4%
2006 Nazionali 42,0%
2009 Europee 56,4%
2010 Nazionali 52,7%
2014 Nazionali 45,2%
2014 Europee 51,5%

 

Jobbik (I migliori): “Con il cuore ungherese, la mente sobria, le mani pulite”

Jobbik è un partito che nasce nel 2003 ma prende slancio nelle proteste del 2006 contro il governo di centro-sinistra. Nasce come partito di destra radicale, con importanti elementi neo-fascisti ed anti-semiti. Il leader del partito è Gábor Vona che negli ultimi anni ha iniziato una lunga marcia per ripulire il partito dalle tinte più fosche e pubblicizzarsi come partito del XXI secolo, ovvero né di destra né di sinistra. In questo passaggio il partito ha perso numerosi militanti che hanno trovato risposta alle proprie richieste all’interno del Fidesz. Il partito critica fortemente il governo, e chiede di rafforzare la politica sulla chiusura delle frontiere. Molto forte anche la critica contro la burocrazia di  Bruxelles, ma non contro l’UE. E’ il partito più votato dai giovani ungheresi, ed è molto radicato nelle aree povere dell’est dell’Ungheria, anche se gli ultimi anni hanno evidenziato successi elettorali in comuni anche dell’Ungheria occidentale. Il principale tema della campagna elettorale è la lotta alla corruzione e l’innalzamento degli stipendi ad una media europea. Oggigiorno è la principale forza di opposizione nel paese.

Candidato premier: Gábor Vona

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I sondaggi lo attestano tra il 15-19%

Risultati nelle precedenti elezioni:

2006 Nazionali 2,2%
2009 Europee 14,8%
2010 Nazionali 16,7%
2014 Nazionali 20,3%
2014 Europee 14,7%

 

MSZP (Partito Socialista Ungherese) – Párbeszéd (Dialogo) : “Cambiamento! Ora!”

Un’alleanza tra i socialisti ungheresi e i fuoriusciti dal partito verde. I socialisti sono la principale forza di sinistra del paese anche se in profonda crisi. Dopo aver governato il paese per otto anni, dal 2002 al 2010, la profonda crisi economica e morale che ha sconvolto l’Ungheria nel 2006 e di cui sono stati i principali artefici ha ridotto il partito ai margini della vita politica. Crisi di consenso, faide interne e scissioni né hanno ridotto il peso politico. Oggi governano in una sola grande città ungherese Szeged. E proprio il Sindaco della città, che si era proposto come candidato premier, ha rivolto accuse pesanti al suo partito. A queste elezioni si presentano con Párbeszéd (Dialogo) di cui sostengono il candidato premier Gergely Karácsony. Il partito “dialogo” nasce nel 2013 da una scissione dall’LMP. All’interno dei verdi ungheresi grande era infatti il dibattito su come contrastare la politica di Orbán. La maggioranza era contraria all’alleanza con i socialisti, così i favorevoli creano un nuovo partito: Párbeszéd. Un partito verde, di sinistra, pro-UE. I principali slogan politici della coalizione sono: lotta alla corruzione e politica più filo-europeista. I socialisti hanno sostegno in particolare nelle generazioni anziane dell’Ungheria orientale e di una parte dell’intellighenzia delle grandi città, Párbeszéd soprattutto tra i giovani.

Candidato premier: Gergely Karácsony

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I sondaggi lo attestano tra il 12-16%

Risultati nelle precedenti elezioni del Partito Socialista:

2002 Nazionali 42,1%
2004 Europee 34,3%
2006 Nazionali 43,2%
2009 Europee 17,4%
2010 Nazionali 19,3%
2014 Nazionali 25,6%*
2014 Europee 10,9%

*: presente in una colazione comprendente numerosi partiti del centro-sinistra

 

DK (Coalizione Democratica): “Con Gyurcsányi ce la facciamo!”

Il partito dell’ex premier socialista Ferenc Gyurcsany. Nato nel 2011 da una scissione dal Partito Socialista Ungherese il movimento politico è incentrato sulla figura del suo leader. Politico molto discusso, ha governato il paese dal 2004 al 2009, è considerato il principale responsabile della crisi del 2006. Si ricorda di lui in particolare il discorso “segreto” di Őszöd nel quale ammetteva di aver mentito al paese. A causa di lotte tra fazioni nel partito socialista ne esce e fonda un suo partito di ispirazione social-liberale e filo-Bruxelles. Ha contestato duramente la politica di chiusura delle frontiere del governo ribadendo più volte come la recinzione al confine meridionale deve essere tolta. Proprio DK da molti viene indicata come una delle forze divisive dell’opposizione, ovvero Jobbik ha più volte sottolineato l’impossibilità di collaborare in qualsiasi forma con l’ex premier socialista.

Candidato premier: Ferenc Gyurcsányi

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I sondaggi lo attestano tra il 6-10%

Risultati nelle precedenti elezioni:

2014 Nazionali 25,6%*
2014 Europee 9,8%

* presente in una colazione comprendente numerosi partiti del centro-sinistra

 

LMP (La politica può essere differente): “Adesso tocca noi!”

Un partito che nasce sui movimenti di contestazione contro la corruzione della politica ungherese del 2006-2008. Nasce come partito di alternativa di sinistra, ambientalista e di spirito liberale. Guidato per un lungo periodo dall’avvocato András Schiffer alla guida ora c’è Bernadette Szél, candidata alla carica di premier. E’ un partito molto forte tra i giovani delle grandi città, in particolare Budapest. A livello europeo aderisce al gruppo dei verdi. Negli ultimi mesi è stato il catalizzatore per cercare di unire le diverse anime dell’opposizione da Jobbik ai socialisti. Le tematiche principali portate avanti sono di lotta contro le politiche del governo in particolare dal punto di vista dei cambiamenti istituzionali, della corruzione dilagante e degli accordi per rinnovare la centrale nucleare di Paks. E’ fautore della liberalizzazione delle droghe leggere e dell’ampliamento dei diritti civili nel paese.

Candidato premier: Bernadette Szél

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I sondaggi lo attestano tra il 5-9%

Risultati nelle precedenti elezioni:

2009 Europee 2,6%
2010 Nazionali 7,5%
2014 Nazionali 5,3%
2014 Europee 5,1%

 

Momentum: “Facciamo ripartire l’Ungheria!”

Il movimento politico più giovane della scena ungherese. Nato appena un anno fa sull’onda della protesta contro la candidatura di Budapest ad organizzare le Olimpiadi del 2024. Momentum è un movimento giovane e di giovani. Soprattutto giovani delle città che sono andati a studiare all’estero. Un movimento che non ha indicato la propria categoria di appartenenza, destra o sinistra. E’ un movimento liberale, europeista. Il capo politico è András Fekete-Győr, avvocato di Budapest quasi trentenne. Molti accusano il movimento di essere il più grande sostenitore delle tesi politiche di Soros. E’ la prima volta che Momentum si candida ad elezioni politiche e grande è la curiosità per il risultato.

Candidato premier: András Fekete-Győr

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I sondaggi lo attestano tra il 1-3%

Risultati nelle precedenti elezioni:

non si era mai presentato precedentemente

 

MKKP (Partito del Cane a due Code): “Più di tutto!”

Una chicca delle elezioni ungheresi è questo partito che proprio partito non è. Un movimento di artisti decide di fondare, quasi per gioco, un partito comico nel 2006 in mezzo agli scandali di corruzione e agli scontri di piazza. Un partito che nasce con l’idea di deridere e contestare la seriosità e l’incapacità della politica ungherese tramite provocazioni e una finta campagna elettorale in cui si promette vita eterna, birra gratis e meno tasse. Da allora è stato un successo e da piccolo movimento artistico si è diffuso in tutto il paese arrivando a contare una numerose schiera di militanti e simpatizzanti. Il primo ingresso “semi-serio” nella politica ungherese durante il referendum sulla quota migranti del 2016 quando chiede agli elettori di annullare la scheda e in molti seguono la sua indicazione (6,2%). Il partito continua nella sua vena comica-provocatoria, ma per le elezioni del 2018 riesce a raccogliere le firme in numerosi collegi e sarà presente sulla scheda in tutto il territorio nazionale nel proporzionale. Irriverenti le interviste dei propri candidati ai programmi televisivi, in particolare quella del candidato pollo. Nessuna finalità politica per il partito che però rischia di attrarre su di se numerosi voti, sottraendoli ai partiti dell’opposizione. Una delle promesse principali di questa campagna: “Vita eterna più 20 anni”.

Candidato premier: Gergely Kovács

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I sondaggi lo attestano tra il 0,5-2%

Risultati nelle precedenti elezioni:

non si era mai presentato precedentemente

 

Együtt (Insieme): “Il futuro è dei coraggiosi!”

Un altro partito della galassia politica del centro-sinistra ungherese. Insieme nasce nel 2013 per volontà del ex-premier ungherese Gordon Bajnai che aveva guidato l’Ungheria dal 2009 al 2010 dopo le dimissioni di Gyurcsanyi. E’ un partito socialdemocratico-liberale. Nelle elezioni del 2014 si erano candidati in una lista unica con Párbeszéd (Dialogo) ottenendo insieme più del 7% dei voti. A questa tornata elettorale si presentano da soli, ma sono favorevoli ad alleanze nei collegi uninominali per contrastare il voto al Fidesz.

Candidato premier: Péter Juhász

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I sondaggi lo attestano tra il 0,5-2%

Risultati nelle precedenti elezioni:

2014 Nazionali 26,9%*
2014 Europee 7,2%**

* in coalizione con numerosi partiti del centro-sinistra

** in coalizione con Párbeszéd

 

Munkáspárt (Partito Operaio): “Di noi ti puoi fidare”

Nasce dall’area del Partito Socialista Operaio Ungherese che non accetta la svolta del 1989. Alla guida del partito da allora è sempre stato presente Gyula Thürmer che anche quest’anno è il candidato premier. Nelle prime tornate elettorali degli anni Novanta i migliori risultati, da allora una costante perdita di consenso e diverse scissioni ne hanno minato la stessa esistenza. Non si presenta in tutte le circoscrizioni. Rimane più presente nei distretti operai di Budapest e nel nord del paese, nella regione di Nográd. Una linea politica dettata dalla contestazione del capitalismo, ma con tratti nazionalisti. Su alcune tematiche (opposizione alla privatizzazione degli ospedali, voto degli ungheresi all’estero, migranti) ha trovato posizioni in comune con il Fidesz.

Candidato premier: Gyula Thürmer

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I sondaggi lo attestano tra il 0,5-1%

Risultati nelle precedenti elezioni:

1998 Nazionali 4,1%
2002 Nazionali 2,2%
2004 Europee 1,8%
2006 Nazionali 0,4%
2009 Europee 1,0%
2010 Nazionali 0,1%
2014 Nazionali 0,6%
2014 Europee  *

* non si presenta



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Foto: dai vari siti dei partiti