Dieci giorni fa il governo guidato dal Primo ministro Viktor Orbán ha chiesto al Parlamento di esprimersi circa un emendamento di modifica costituzionale, che prevede la criminalizzazione delle persone senza fissa dimora. La proposta di modifica della legge fondamentale rappresenta l’ultimo atto di una lunga battaglia di FIDESZ contro il fenomeno dei senzatetto, iniziata nel novembre del 2012, quando la corte suprema valutò questa misura incostituzionale. Nonostante ciò, nel 2013 il parlamento emendò la costituzione, concedendo alle municipalità un’ampia autonomia volta a vietare l’uso abitativo degli spazi pubblici.

24.hu

Clochard in una metropolitana del centro di Budapest

Ma questa volta è diverso. Infatti, il governo vuole rendere illegale, a livello nazionale, la possibilità di dimorare abitualmente in uno spazio pubblico, che sia un parco o la stazione della metropolitana. Secondo István Bajkai, avvocato e membro del parlamento in quota FIDESZ, non sussiste alcuna ragione per vivere in strada in Ungheria. Infatti, per l’esponente della maggioranza, nel paese sussistono adeguati programmi ed alloggi per persone appartenenti a questa categoria. Inoltre, ha sottolineato Bajkai, è un “disagio” vedere clochard in giro per la capitale ungherese, cuore economico e culturale della nazione.

In Ungheria vivono in questo momento circa 50.000 senzatetto, un terzo dei quali dimora in strada, mentre il rimanente in alloggi provvisori messi a disposizione da organizzazioni non governative o dal governo stesso. La ragione principale per cui sussiste il problema dell’uso abitativo degli spazi pubblici è rappresentata dalla carenza di alloggi per tutti i richiedenti, parte dei quali soffre di malattie mentali, o appartiene alle fasce più deboli della società, come i migranti, i rifugiati e la popolazione Rom.

Budaorsi info

Volontari di una ONG in aiuto dei senzatetto di Budapest

Tuttavia, Leilani Farha, rappresentante speciale per il diritto alla casa del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, non è dello stesso avviso di Bajkai e del governo Orbán. Non a caso, qualche giorno fa la rappresentante ONU ha inviato una lettera ufficiale al governo, etichettando la sua ultima iniziativa parlamentare contro i senzatetto come “assolutamente inaccettabile” e “contro i diritti umani”. La rappresentante ha inoltre ricordato come l’Ungheria si sia impegnata ad implementare gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che prevedono, tra le altre cose, la fine del fenomeno del vagabondaggio entro il 2030 e l’accesso per tutti ad un alloggio adeguato, sicuro ed economico.

Leilani Farha ha inoltre aggiunto che “invece di criminalizzare i senzatetto, in contravvenzione ai diritti umani, l’Ungheria dovrebbe concentrare i propri sforzi in una strategia volta ad eliminare il fenomeno entro il 2030, in conformità con i propri impegni internazionali ed obblighi di rispetto dei diritti umani”.

© Riproduzione riservata

Foto: Youtube, 24.hu, Budaorsi info