Negli ultimi anni, molte agenzie di stampa italiane, ultima tra tutte rainews, hanno raccontato la curiosa storia di Peter Pan, giovane soldato ungherese sepolto sulle Alpi italiane, ed omonimo del protagonista della celebre fiaba dello scrittore scozzese James Matthew Barrie.  La novella, divenuta poi film d’animazione per ragazzi, racconta la storia di un giovane, Peter Pan appunto, che non voleva crescere mai. Invece, la nostra storia, quella del Peter Pan ungherese, è tristemente opposta all’originale: avrebbe voluto crescere, ma la guerra non gli ha dato questa possibilità. Infatti, ad appena 21 anni, il giovane soldato appartenente alla 7° compagnia del 30° Reggimento Fanteria della Honvéd, viene colpito mortalmente sul Col Caprile, presso il Monte Grappa. Si era arruolato da appena un anno e mancava solo un mese e mezzo alla resa finale dell’Austria-Ungheria.

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Il loculo n.107, ornato con fiori, pietre e conchiglie, dove riposa il soldato Peter Pan

Il Peter Pan della fiaba viveva le proprie avventure contro il famigerato Capitan Uncino nell’ “Isola che non c’è”. A non esserci più, invece, nella storia del soldato Peter Pan, è la sua città natale, Ruszkabànya-Krassòszoreny. Infatti, in seguito all’esito catastrofico del conflitto ed al Trattato di Trianon, il suo villaggio rimase dall’altra parte del confine, nell’attuale Romania, e cambiò il proprio nome in Rusca Montan. Secondo l’ultimo censimento del 2011, oggi a Rusca Montan non esiste più neanche una comunità ungherese, scomparsa nei meandri della storia.

The bearded madhatter stuff

Il sacrario militare di Cima di Grappa

Ma in quella casa Peter Pan non poté tornare perché, come detto, il 19 settembre del 1918 cadde in trincea sul Monte Grappa. Oggi la sua dimora è tra i 12.615 caduti italiani, austriaci ed ungheresi, la maggior parte dei quali dal nome ignoto, che riposano al sacrario militare di Cima Grappa. Il suo loculo, al numero 107, è sempre ornato di sassi, fiori e conchiglie, lasciate dai bambini che visitano il sacrario con la scuola. Peter Pan è cresciuto troppo in fretta, ma la sua storia continuerà ad essere raccontata di generazione in generazione, mantenendone viva la memoria.



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Foto: The bearded madhatter stuff, Inutile strage