Quella che all’inizio pareva essere una mera voce di corridoio, diventa ora ufficiale: il primo ministro ungherese Viktor Orbán incontrerà a Milano il ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini. A renderlo noto in un comunicato ufficiale è stato il gabinetto del Viminale stesso, il quale fa sapere che la riunione si terrà domani, martedì 28 agosto, alle ore 17 presso la Prefettura del capoluogo lombardo.

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A sinistra il Premier ungherese Viktor Orbán, a destra il ministro degli interni italiano Matteo Salvini

Il motivo dell’incontro è presto detto: da sempre il leader del carroccio nutre una profonda stima per il premier magiaro, il quale rappresenta un vero e proprio punto di riferimento nella battaglia dell’attuale esecutivo italiano contro l’immigrazione “clandestina” e le politiche europee. Così, all’indomani dell’apertura di un fascicolo d’inchiesta a carico del ministro degli interni per sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio per il caso della nave Diciotti, Salvini apre le porte della sua Milano al “guru” Orbán, col quale, ha fatto sapere, “ci sarà molto di cui parlare”.

L’incontro in questione, tuttavia, non ha lasciato indifferenti i rappresentanti dei partiti che animano gli emicicli parlamentari, tanto in maggioranza quanto all’opposizione. I primi ad esprimersi sono stati i portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera ed al Senato, i quali hanno voluto precisare come quello tra Salvini e Orbán non sia altro che un incontro di genere politico, che nulla ha a che vedere con l’operato dell’esecutivo. Inoltre, i rappresentanti del partito di governo hanno ricordato come “I Paesi che non aderiscono ai ricollocamenti e tutti quelli che nemmeno si degnano di rispondere alla richiesta d’aiuto dell’Italia, per noi non dovrebbero più ricevere i fondi europei. E tra questi, al momento, c’è anche l’Ungheria”.

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Manifesto anti-immigrazione durante l’ultima campagna elettorale in Ungheria

Insieme a quella dei 5 stelle, anche dall’opposizione non si è fatta attendere una reazione. Infatti, in concomitanza con l’incontro in Prefettura, è già stata indetta a Milano una manifestazione di protesta, alla quale parteciperanno sigle civiche, come gli organizzatori di “Insieme senza muri” ed i “Sentinelli”, e partiti politici, quali Possibile di Civati ed il Partito Democratico. L’obiettivo della manifestazione è di ricordare a Salvini e Orbán “il valore della solidarietà e dell’accoglienza“. Valori che, purtroppo, non sembrano trovare spazio nell’ordine del giorno di entrambi gli esecutivi.

 

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