Il Parlamento ungherese ha votato a grande maggioranza (115 voti a favore, 20 contrari, 36 astensioni) il 12 novembre il “pacchetto fiscale” quelle misure economiche che entreranno in vigore nel 2019. A beneficiare soprattutto le piccole imprese e i pensionati che lavorano, mentre rimangono al palo i lavoratori che usufruivano dei buoni “caffeteria”.

Il Ministro dell’economia Varga ha ribadito che l’economia ungherese è in salute, portando in particolare gli ottimi dati della crescita del PIL nel terzo quarto del 2018. Una crescita sopra le attese, al +4,8% del PIL. Lo stesso Ministro ha prospettato per il 2019 una crescita superiore al 4%.

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La crescita del PIL ungherese negli ultimi anni. Fonte: Index.hu

Ma andiamo a vedere in dettaglio alcune misure che sono state prese:

  • viene prorogata la misura che prevede l’IVA agevolata al 5% per le case di nuova costruzione. La proroga riguarderà però i progetti residenziali che hanno avuto il permesso di costruzione o una registrazione entro il primo novembre 2018. Queste abitazioni dovranno essere vendute entro il 31 dicembre 2023.
  • Alzata l’esenzione dal pagamento dell’IVA per le piccole imprese. Che passa da 8 milioni di fiorini a 12 milioni di fiorini.
  • La tassa sulle banche passa dallo 0,20% al 0,21%.
  • Rimane solamente la SZÉP-kártya come strumento di caffetteria de-tassato.
  • Vengono diminuite le imposte per i pensionati che lavorano.

 
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