Due terzi dei taxi di Budapest non superano i controlli. Un dato molto elevato riportato mercoledì dal rapporto della BKK (Budapesti Közlekedési Központ, l’azienda del trasporto pubblico di Budapest) e poi ripreso dal quotidiano economico Vilaggazdasag. I dati si riferiscono ai primi tra mesi di quest’anno. Già 654 le irregolarità riscontrate.
La BKK che possiede la responsabilità del controllo sui mezzi di trasporto in città ha aumentato i controlli sui taxi, ed oggi riesce a controllare con propri uomini 250-300 corse di taxi al mese. I controlli sono diventati più capillari anche grazie alla collaborazione con la NAV (Agenzia delle entrate ungherese) e la polizia.
I problemi riscontrati sui taxi riguardano taximetri troppo veloci, taxisti che si dimenticano di fornire fatture a termine corsa, corse allungate volontariamente, ma anche si è scoperto di alcuni taxisti che esercitavano il lavoro senza licenza.
Sui taxi di Budapest già da mesi infuriano le polemiche. Da quando il governo ha costretto la multinazionale Uber a lasciare il servizio è mancato un servizio a basso costo e sicuro dando così nuovo slancio alle truffe operate da numerosi taxisti, addirittura la maggioranza secondo i controlli della BKK.
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