L’anno scorso aveva suscitato molta sorpresa e curiosità un giovane ungherese che si era messo in marcia con il suo carro trainato da buoi lungo le strade delle penisola italiana.

Balázs aveva iniziato il suo viaggio a 18 anni, quando tanti suoi coetanei sceglievano la strada dell’Università lui invece scelse di fare il viandante. Progettò e costruì con le proprie mani un carro ecologico e partì. Prima per le strade ungheresi, poi per quelle d’Europa. Ambientalista convinto, si era messo in viaggio come si usava nei tempi passati con un carro trainati da buoi grigi, accompagnato da due pecore e un cane.

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Un immagine di Balasz in Piemonte mentre viene multato dalla polizia

Un viaggio a passo lento, a passo da viandante per criticare la frenesia dei tempi moderni. Un viaggio senza meta precisa, se non la Francia perché “ci piace l’ambiente” come rispose a qualche giornalista italiano. Il giovane ungherese infatti nonostante i tanti tentativi dei giornalisti che provarono ad intervistarlo rimase sempre sul vago sulle sue intenzioni e sui suoi obiettivi. Un giovane di poche parole, taciturno, che si era messo in viaggio. Un viaggio in cui l’obiettivo non era la meta, ma il viaggio stesso. Sul percorso intrapreso da Balázs era stato preparato anche un documentario che potete vedere qui sotto.

L’anno scorso molti ciclisti e automobilisti italiani lo avevano incrociato lungo le strade del Veneto e della via emilia. Incuriositi dal personaggio avevano fatto partire le ricerche per capire chi era e cosa volesse il giovane ungherese. A novembre dell’anno scorso era passato in provincia di Parma ed il giornale locale gli aveva dedicato anche un articolo. Risonanza nazionale arrivò grazie all’articolo della Gazzetta dello Sport.

Purtroppo il viaggio di Balázs è finito prima del previsto. E’ notizia giunta ieri che in Francia, a Villard-Bonnot, un autista lo ha investito, portato in ospedale Balázs non ce l’ha fatta. Il guidatore, un signore di novanta anni, si è distratto a causa della luce del sole e non si è accorto della presenza del carro.

Il viaggio di Balázs per le strade del mondo è così finito in maniera tragica, ma i rapporti umani creati dal giovane durante il suo lungo viaggio continuano a sopravvivere.

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Foto: La gazzetta dello sport, il parmense