Ormai giunti al termine dell’anno, come da tradizione, abbiamo deciso di riassumere il 2018 ungherese con gli avvenimenti politici, sportivi, culturali e d’attualità secondo noi più significativi.

10 gennaio: il Premier romeno Mihai Tudose minaccia di impiccare i membri della minoranza ungherese in Transilvania che osassero mostrare in pubblico la loro bandiera.

17 febbraio: a Budapest si celebra il 27esimo anniversario del Gruppo Visegrad, composto da Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca e Slovacchia.

18 febbraio: nel VII distretto di Budapest, conosciuto come quartiere della vita notturna, si celebra il referendum contro la movida, che non raggiunge il quorum necessario.

Al Jazeera

Manifestazione a favore della Central European University a Budapest

27 febbraio: la sede della comunità ungherese della Transcarpazia (Ucraina) subisce un attentato incendiario da parte di ignoti. L’ennesimo attacco contro le minoranze ungheresi all’estero.

28 febbraio: la Central European University si attesta tra le prime 100 università al mondo secondo il ranking Quacquarelli Symonds (QS).

4 marzo: si svolgono le elezioni politiche in Italia, alle quali partecipano anche gli italiani residenti in Ungheria.

15 marzo: si festeggia l’anniversario della rivoluzione ungherese del 1848-49. Alle iniziative istituzionali, si uniscono quelle politiche, di fondamentale importanza in vista delle elezioni del mese successivo.

20 marzo: la Sinagoga di Dohany utca a Budapest ottiene il Marchio del Patrimonio Europeo.

24-25 marzo: a Debrecen si svolge la 44esima edizione del Festival d’Italiano.

Fox news

Viktor Orbán trionfa alle elezioni politiche dell’8 aprile

 

8 aprile: Viktor Orbán, leader del partito FIDESZ in coalizione con  il KDNP, trionfa alle elezioni politiche con il 49,5% dei suffragi.

11 aprile: chiude il giornale Magyar Nemzet dopo 70 anni di attività. Il giorno prima non erano state rinnovate le concessioni alla Radio Lanchid.

27 aprile: dopo 20 giorni dal risultato elettorale, viene annunciato il nuovo esecutivo Orbán.

12 maggio: dopo la debacle elettorale, Jobbik celebra il proprio congresso, nel quale elegge il nuovo segretario. Nell’arco di appena due settimane, subirà una scissione a destra, dalla quale nascerà la nuova formazione Mi Hazánk, la nostra patria.

9 giugno: gli ungheresi della Transcarpazia vincono il mondiale di calcio delle nazioni senza stato.

17 giugno: dopo i deludenti risultati elettorali, il Partito Socialista ungherese celebra il proprio congresso nazionale, eleggendo come nuovo segretario Bertalan Tóth.

24.hu

Marco Rossi diventa allenatore della nazionale ungherese di calcio

19 giugno: il CT italiano Marco Rossi diventa allenatore della nazionale ungherese di calcio.

20 giugno: il parlamento, su iniziativa del governo, promulga la nuova legge anti-immigrazione. Chiunque aiuti l'”immigrazione clandestina” rischia il carcere.

20 giugno: muore Sándor Kányádi, poeta e scrittore della comunità ungherese di Transilvania.

22 giugno: tra le polemiche, l’Opera di Budapest annulla 15 rappresentazioni di Billy Elliot, accusato da alcuni giornali di “far diventare gay”.

12 luglio: forte aumento dello stipendio dei parlamentari. Aumenta di 200.000 fiorini lo stipendio mensile dei parlamentari (lordo sarà quasi 1 milione al mese), che così arriva ad essere 3 volte uno stipendio medio ungherese. La legge è proposta da Fidesz e votata da Jobbik e alcuni deputati di MSZP.

28 agosto: il primo ministro ungherese Viktor Orbán ed il ministro degli interni italiano Matteo Salvini si incontrano per la prima volta a Milano.

Hungary today

Il Videoton si qualifica per la fase a gironi dell’Europa League

28 agosto: il MOL Vidi pareggia 1-1 in trasferta con l’AEK Atene e si qualifica per la fase a gruppi dell’Europa League.

12 settembre: il parlamento europeo, riunito a Strasburgo, vota a favore della legge Sargentini per lo stato di diritto in Ungheria.

22 settembre: il viaggio di Balazs si interrompe. Il celebre viandante ungherese rimane ucciso in un incidente stradale in Francia.

11 ottobre: restaurata la tomba del pascià di Buda Gül baba con il finanziamento diretto della Turchia.

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La tomba di Gül baba

16 ottobre: l’Ungheria compra riserve di oro per “proteggersi dalla ventura crisi economica”.

26 ottobre: la CEU comunica che sposterà a Vienna, a partire dal 2019, i propri corsi di studi.

31 ottobre: dopo anni di restauro, riapre a Budapest il Museo delle Belle Arti.

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Il Museo delle Belle Arti di Budapest

12 novembre: il parlamento ungherese approva il pacchetto fiscale per il 2019.

27 novembre: FIDESZ propone, tra le polemiche, una nuova legge sugli straordinari e sulla giustizia amministrativa..

4 dicembre: Budapest si aggiudica i mondiali di atletica del 2023.

12 dicembre: il parlamento approva la legge sulla giustizia e lavoro. A Budapest si scatenano le proteste di piazza di sindacati, studenti e partiti d’opposizione.

16 dicembre: nel terzo trimestre dell’anno il PIL ungherese è cresciuto del 4,9%. Una crescita del genere dell’economia in un trimestre non si registrava da 13 anni.

19 dicembre: il Financial Times indica come uomo dell’anno Georges Soros, il nemico numero uno del governo ungherese.

28 dicembre: nella notte viene smantellata la statua di Imre Nagy nei pressi del Parlamento. Al suo posto verrà ricostruito un monumento del regime ungherese degli anni ’30.

Auguri per un felice anno nuovo a tutti i lettori di Ungheria News!

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Foto: Sfumature di Budapest, Al Jazeera, Hungary Today, Fox News, 24.hu, Julia Ivan, origo, welovebudapest