Da ultimi a primi in dieci anni” questo il miracolo della crescita economica ungherese. Il ministro degli esteri ungherese Péter Szijjártó è stato recentemente a Hong Kong al Forum Economico dell’Asia, dove ha avuto modo di esibire i risultati economici conseguiti dall’Ungheria negli ultimi anni.

Il paese magiaro nel 2010 era ultimo tra i paesi della UE per crescita economica, oggi invece è primo. Nell’ultimo quadrimestre del 2019 il paese è cresciuto del 5% del PIL, il risultato migliore tra tutti gli aderenti alla UE. Per Szijjártó risultati importanti che testimoniano la correttezza delle scelte economiche avviate dai governi di Orbán. Il ministro ha sottolineato in particolare la politica ungherese di abbattimento della tassazione per le imprese. La cosidetta flat tax che ha portato l’Ungheria ad essere il paese con la tassazione più bassa dell’Unione Europe. Crescita economica che insieme a numerosi fattori positivi è stata accompagnata anche fa disquilibri economici non di poco conto come ad esempio la carenza di figure professionali in importanti settori.

In Asia Szijjártó ha poi sottolineato come nella crescita ungherese sempre più spazio lo rivestono i rapporti di Budapest con l’estremo Oriente. I paesi asiatici investono in Ungheria e basta andare in alcuni quartieri periferici a Pest per capire l’importanza che i paesi del Sol levante hanno acquistato nel paese danubiano.

Basti pensare che nel 2019 il 38% dei nuovi posti di lavoro creati in Ungheria sono nati grazie a investimenti provenienti da Cina, Corea del Sud e Giappone. Non solo, la Bank of China ha scelto la capitale ungherese come sede principale per l’Europa centrale. In compenso l’Ungheria è stato il primo paese dell’UE ad aderire al progetto “La nuova via della seta”. Un’iniziativa economica e politica portata avanti dalla Cina per l’ammodernamento e lo sviluppo dei collegamenti commerciali tra l’Eurasia e la Cina stessa.

Insomma nel paese magiaro sempre più forte soffia “il vento dell’est”. Sempre più criticato ad ovest il primo ministro ungherese ha trovato nei paesi orientali, Russia e Cina in primis validi alleati, non solo politici ma soprattutto economici.

 

Photo: MTI

© Riproduzione riservata