Nel suo consueto intervento del venerdì a Kossuth Radio, il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha annunciato l’intenzione di portare il salario minimo a 200.000 fiorini (circa 580 euro).

“Soprattutto in questo clima di crisi economica, è importante fornire delle sicurezze,” ha detto Orbán. “Se dipendesse solamente dalla nostra volontà sarebbe più facile. Invece dobbiamo ricordarci di mantenere un equilibrio per non portare alla rovina le piccole e medie imprese.”

Infatti un aumento degli stipendi minimi potrebbe portare anche effetti indesiderati, come la scomparsa di molti  posti di lavoro e difficoltà per le piccole aziende nel pagare i propri dipendenti.

“Per prima cosa dobbiamo trovare un accordo con i rappresentanti delle piccole e medie imprese,” ha detto Orbán.

Non si smette di parlare di coronavirus, questa volta collegato al tema immigrazione. Secondo Orbán, é il momento per l’Ungheria di rafforzare la propria presa di posizione sulla questione migranti, soprattutto in questo contesto pandemico globale. La domanda che il primo ministro si pone è se possiamo continuare ad avere lo stesso approccio che avevamo prima della pandemia.

“Le politiche migratorie dovrebbero incentrarsi non sul fare entrare i migranti ma sull’offrire aiuto temporaneo a chi ne ha davvero bisogno,” ha detto.

Sarà proprio questo uno dei temi delle prossime consultazioni nazionali.



Per rimanere sempre informato sull’Ungheria: clicca qui!

 

© Riproduzione riservata

Foto: koronavirus.gov