Articolo di Dóra Várnai

Questo dolce economico ma sostanzioso viene spesso preparato in occasione delle festività natalizie, perché si dice che i tanti semini del papavero, come le lenticchie a capodanno, portino altrettanti soldi e fortuna. Si può però preparare in qualsiasi momento dell’anno ed è piuttosto semplice la sua preparazione.

Si tratta di un dolce nato in origine per riciclare il pane vecchio, anche se oggi in Ungheria per farlo si fanno seccare appositamente i kifli, i classici panini a forma di luna nascente. In Italia si possono usare delle baguette o qualsiasi altro tipo di pane secco o dei crostini (purché ovviamente non siano insaporiti con aromi come aglio, rosmarino, ecc.).

Esistono molte varianti del mákos guba: c’è chi invece del latte usa budino alla vaniglia, chi invece del pane secco prepara dei gnocchi di pasta dolce, e chi aggiunge chiodi di garofano. Se siete a dieta o seguite un’alimentazione vegana, questo dolce è con grande facilità adattabile alle vostre esigenze escludendo le uova e/o sostituendo il latte vaccino con del latte vegetale, per esempio di riso.

Quella che segue è la ricetta più utilizzata nella mia famiglia, ed è particolarmente adatta da portare a tavola dopo un ricco minestrone o un’ altra zuppa a base di verdure o di pesce.

Ingredienti per 4 persone:

  • 5 kifli secchi o ½ kg di pane secco
  • 1 litro di latte
  • 250 g di semi di papavero
  • 150 g di zucchero e/o di zucchero a velo
  • 1 pezzo di vaniglia o 1 bustina di zucchero vanigliato
  • 3 uova
  • 1 cucchiaio di olio o burro

Aggiunte facoltative:

  • 1 manciata di uvetta
  • 1 limone dalla scorza spessa e non trattata

Preparazione:

Macinate i semi di papavero e mischiateli con metà dello zucchero, meglio se a velo.

Amalgamate bene i tuorli delle uova con il resto dello zucchero, aggiungetevi il latte e la vaniglia e fate riscaldate il composto, ma senza farlo bollire.

Tagliate a rondelline le baguette o spezzettate il pane.

Ungete una teglia con olio o burro e sistematevi una fila di pezzi di pane.

Con un cucchiaio versateci sopra il latte molto caldo, assicurandovi che vengano inzuppati per bene.

Spolverate abbondantemente con i semi di papavero e lo zucchero.

Se vi piace, potete aggiungere anche dell’uvetta e la scorza grattugiata di un limone.

Ripetete queste operazioni più volte, formando diversi strati di pane e papavero nella teglia.

Fate riposare qualche minuto affinché il pane assorba bene tutto il latte.

Montate i bianchi dell’uovo con un po’ di zucchero a velo e spalmate la spuma in cima all’ultimo strato.

Ponete il tutto in forno preriscaldato a 180 gradi circa e cuocete per 20-25 minuti, o finché la spuma non inizia a imbrunire.

Servite caldo.

NB: Una volta macinato, il papavero è facilmente deperibile. Per conservarlo, se non lo utilizzate subito tutto, assicuratevi che sia mischiato allo zucchero e riponetelo in frigo in un barattolo di vetro: in questo modo si mantiene per molte settimane o anche mesi!



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Foto: nosalty