82 milioni di euro. Questa la cifra spesa dai club della Nemzeti Bajnokság I (NB1), la massima serie ungherese nella stagione 2020/21 per gli stipendi dei propri calciatori. La cifra, rispetto a due anni fa, è aumentata del 17%, quando i milioni spesi furono 63,6. Secondo un’indagine economica del Mfor, i n Ungheria lo stipendio lordo di un calciatore è pari a 8.200 euro. Un dato sorprendente visto che, solamente la Germania ha fatto registrare un aumento più alto (18%).

I risultati sul campo

L’Ungheria è al 19esimo posto in Europa per quanto concerne le spese salariali dei calciatori. Un dato che non coincide con i risultati ottenuti dai propri club e dalla propria nazionale. Il campionato ungherese occupa infatti la posizione numero 27 nella classifica dei coefficienti dell’UEFA mentre la nazionale ungherese occupa addirittura il 40esimo posto (22esima squadra europea).

Risultati confermati dalle opache prestazioni a livello internazionale. L’unica squadra ungherese che, nelle ultime tre stagioni, è riuscita a registrare importanti risultati è il Ferencváros, che ha raggiunto la fase a gironi della Champions League nella stagione 2020/21 e quella di Europa League in quella attuale. Risultati che si fermarono sul nascere, visto che in entrambe le occasioni la squadra della capitale non superò i gironi e venne eliminata subito.

Le riduzioni fiscali

Il grande potere economico delle squadre è possibile in quanto circa il 92% dei club della massima serie ungherese sono di proprietà di uomini del Fidesz o uomini d’affari filo governativi e questo ha permesso l’arrivo di finanziatori benestanti all’interno delle varie società. Inoltre in Ungheria è prevista una tassa EKHO (limite massimo per le agevolazioni per gli atleti) del 19.5% per il datore di lavoro e del 15% per l’atleta (invece del 40% che subisce un lavoratore medio).



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