Una bellissima giornata primaverile ha fatto da sfondo alla 43° edizione del Festival di Italiano che si è tenuto lo scorso fine settimana nella città di Gyula. Il liceo Erkel Ferenc si è aggiudicato per quest’anno l’organizzazione dell’evento, che ha ospitato oltre 200 studenti provenienti da tutto il Paese.

UNA TRADIZIONE DI OLTRE 40 ANNI

È dal 1974 che l’Ungheria dedica due giornate, solitamente fra la fine di Marzo e l’inizio di Aprile, al Festival di Italiano. Sembra strano, a un primo impatto, sentir parlare di “festival di italiano” in Ungheria. Eppure, l’italiano continua a essere, da anni, la seconda lingua straniera più studiata dopo l’Inglese. Merito della melodia della lingua italiana e di tutte le multinazionali che cercano continuamente questo tipo di competenza per i neo assunti.

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Categoria teatro: Miseria e Nobiltà di Eduardo Scarpetta

DUE GIORNATE DI GARE

Ogni anno, a rotazione, i licei ungheresi si offrono di ospitare l’evento. Il 2017 è stato il turno di Gyula, piccola città al confine con la Romania. Diverse sono le categorie a cui gli studenti possono partecipare: poesie, prose, teatro, canti, conversazioni, situazioni, quiz sulla cultura italiana. Diverse categorie, quindi, e diversi livelli per permettere a chiunque di partecipare, sia che si studi la lingua da pochi mesi, sia che invece si abbiano alle spalle anni di esperienza.

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Categoria teatro: spettacolo d’avanguardia ispirato a Dario Fo.

PRESTIGIOSI PREMI

Portare a casa una vittoria non è solo un grande traguardo per i singoli ragazzi ma rappresenta anche un prestigio per le scuole, che fanno un vanto dei loro studenti. Fra i premi di quest’anno troviamo borse di studio per l’Italia, corsi di italiano, buoni da spendere in libri, dizionari e altro materiale didattico.

Una meravigliosa tradizione, insomma, che omaggia il nostro Paese e la nostra meravigliosa lingua.



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