Kiskunhalas è una città dell’Ungheria situata nella provincia di Bács-Kiskun. Proprio qua, nel XIX secolo, è nato un Hungarikum (cioè un prodotto tipico e protetto dallo Stato ungherese) davvero meraviglioso: il pizzo “halasi”. Questo pizzo è cucito con una tecnica unica. La base è di lino e viene utilizzato un filo di seta decorato con filo di metallo. I motivi utilizzati sono principalmente floreali ed animali.

Fiori

Motivi floreali (halasicsipke)

La leggenda narra che un messaggero bizantino raccontò della produzione di pizzo presso la corte del re degli Unni Attila. L’ispirazione venne colta e l’idea venne così realizzata per la prima volta attorno al 1902 da Mária Markovits. I pizzi vennero presentati all’esposizione mondiale di St. Louis nel 1904 dove vinsero anche il Grand Prix ed in seguito vennero esposti a Venezia ed a Milano dove vinsero ancora Grand Prix.

Nel 1935 nacque la Casa del Pizzo (Csipke Ház), che continuó a produrre fino alla seconda guerra mondiale. Purtroppo durante la guerra molti pizzi e disegni andarono persi. Successivamente, però, è nata la Cooperativa dei Lavori a Domicilio di Kiskunhalas e nel 1958 il pizzo Halasi ha vinto di nuovo il Grand Prix all’esposizione mondiale di Bruxelles.

Come si diventa “artisti del pizzo”?

Come capita per numerosi prodotti storici, sfortunatamente sempre meno artisti sono in grado di portare avanti la tradizione. Il percorso, del resto, non è facile. Per diventare artisti del pizzo sono necessari innanzitutto due anni di studio di circa 60 diversi punti diversi. Lavorare presso la Casa del Pizzo, peraltro, non è affatto semplice. La produzione è infatti riservata ad un circolo ristrettissimo composto da nove artisti. Solo qualora uno di questi lasci la propria posizione, potrà subentrare un nuovo artista. Tutti i pezzi naturalmente sono fatti a mano e sono unici. Gli artisti possono usare i vecchi disegni ma hanno anche libertà artistica. La tradizione richiede che per ogni pizzo si lavori sempre in due: uno fa il pizzo e l’altro i contorni dei motivi. 

Quanto tempo serve?

Per i prodotti piccoli (2-3 cm) sono necessarie circa 4-5 ore, mentre per quelli grandi (le tovaglie per esempio) servono circa 5000 ore

Pizzo

Pizzo con cervi (halasicsipke)

pizzo2

Pizzo con motivo astratto/floreale (halasicsipke)

Alcune curiosità

Negli anni ’90 la Casa del Pizzo é stata ricostruita e da allora varie esposizioni sono state  organizzate al suo interno. In occasione degli anniversari dei 110 e 115 anni del pizzo, sono state organizzate mostre sia in Ungheria sia nel resto del  mondo.
Il pizzo halasi è anche un prezioso dono che viene riservato ai rapporti diplomatici. È stato per esempio donato alla regina d’Inghilterra, Elisabetta II, all’imperatrice del Giappone, a Papa Giovanni Paolo II e a Papa Benedetto XVI.



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Fonte immagine di copertina: magyarkincsek