Secondo un recente articolo di Lorenzo Bertocchi sul quotidiano La Verità sarebbe confermata la voce secondo la quale il Cardinale Péter Erdő farebbe parte della lista dei possibili successori di Papa Francesco. Si vocifera infatti che a causa di motivi di salute l’attuale Papa potrebbe a breve rinunciare alla sua posizione aprendo la strada alla successione.
Bertocchi racconta che, dopo i recenti funerali di Papa Benedetto XVI, la tensione in Vaticano alla ricerca di candidati idonei per il ruolo di prossimo capo della Chiesa Cattolica si sta facendo sentire.

I possibili candidati

L’attuale prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, il cardinale africano Robert Sarah, di origine guineana, rappresenta uno dei nomi di cui si parla con più frequenza. Sembra, tuttavia, che non avrebbe un numero sufficiente di sostenitori.
Un secondo candidato sarebbe il cardinale canadese Marc Ouellet che ha già raccolto voti durante il conclave del 2013. La sua età avanzata (78 anni) consisterebbe però in un valido motivo per evitarne l’elezione.
A detta di Bertocchi, il candidato più probabile sarebbe il cardinale ungherese Péter Erdő, di  70 anni, che è ritenuto una persona affidabile e, per statura, “sufficientemente al di sopra degli altri”.

Chi è il candidato ungherese

Il cardinale Péter Erdő, Arcivescovo Metropolita di Esztergom-Budapest, Primate d’Ungheria, è nato a Budapest il 25 giugno 1952, primo di sei figli in una famiglia di intellettuali cattolici. È stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1975, a Budapest. Negli anni 1975-1977 è stato viceparroco nella città di Dorog. Successivamente ha conseguito due dottorati:  uno in teologia nel 1976 e l’altro in diritto canonico, nel 1980. Si è dedicato per molti anni all’insegnamento ad Esztergom e presso la Pontificia Università Gregoriana.

Dal 1998 al 2003 è stato Rettore dell’Università Cattolica Péter Pázmány.  Durante il suo rettorato, l’Università Péter Pázmány ha ottenuto l’atto di fondazione pontificia e aperto una nuova facoltà di Tecnologia Informatica. Il 5 novembre 1999 Papa Giovanni Paolo II lo ha nominato Vescovo titolare di Puppi e ausiliare della diocesi di Székesfehérvár, ed il 6 gennaio 2000 gli ha conferito l’ordinazione nella Basilica di San Pietro.

All’interno della comunità cattolica è considerato un tradizionalista che rispetta la celebrazione della messa latina. D’altro canto, però, Erdő è anche rispettato dai liberali, incluso Papa Francesco. Questo potrebbe fare pensare ad una capacità unificante del cardinale all’interno della Chiesa.
Un’altra interessante curiosità riguardo ad Erdő è il suo impegno a favore della sensibilizzazione dei cristiani ortodossi, aspetto che potrebbe essere cruciale più che mai in questo periodo in cui l’Ungheria ospita numerosissimi ucraini fuggiti dalla guerra. 

Come è stato descritto

Secondo il cardinale italiano Angelo Sodano, mancato lo scorso anno, Erdő ha un amore profondo per la sua terra. Per il giornalista cattolico statunitense Bob Moynihan, che l’ha intervistato a Budapest,“è un uomo del ‘centro’ dell’Europa, ma ancor più del ‘cuore’ dell’Europa. Rappresenta il meglio che la tradizione europea possa offrire: apprendimento, conoscenza, studio, riflessione, chiarezza di pensiero, saggezza”. E considera “la fiamma della fede” come “sorgente del più grande dei traguardi dell’Europa: il trionfo della giustizia sociale, l’impegno nella difesa dei diritti umani, la ricerca della pace e di organismi di pace che indichino vie politicamente percorribili fra le nazioni”.

Dilungarsi in ulteriori previsioni sulla futura effettiva elezione o meno del cardinale Erdő non sembra utile. Secondo la Chiesa, del resto, l’elezione è un procedimento divino. Fa piacere, però, ed è senz’altro motivo di orgoglio per gli ungheresi, sapere che un così brillante e benvoluto cardinale venga proprio dalla loro terra.



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Fonte immagine di copertina: valasz online