Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

Non vogliamo i generali

Ha fatto molto scalpore ieri in Italia la notizia del congedo di circa 170 colonnelli e generali dall’esercito ungherese, di età maggiore di 45 anni e con più di 25 anni di carriera. L’inchiesta fatta, su base anonima da telex.hu all’interno delle gerarchie militari, smonta in parte il sospetto di epurazioni dei generali troppo vicini alla NATO, e propone la tesi di una modernizzazione delle forze armate (telex). Ne avevo scritto già ieri. (Live in Budapest)

Lo sciopero continua

Prosegue lo sciopero della scuola con astensioni dal lavoro programmate e coordinate dal sindacato degli insegnanti che si protrarrà fino alla fine del mese. La novità è la preparazione e il coordinamento in tutto il paese e la resistenza di una categoria che è in agitazione dall’inizio dell’anno scolastico. (Nèpszava)

Ritorno al futuro

Dopo anni di lavori e disagi riaprono oggi le stazioni della metro di Ferenciek Tèr e Deàk tèr, le più centrali e frequentate, attraversate ogni giorno da un numero di viaggiatori pari alla popolazione di Eger. Come già per gli altri tratti di metro riaperti nei mesi scorsi la ristrutturazione a livello estetico strizza l’occhio al glamour socialista del passato. (index)

Cucina di bronzo

Ottima terza posizione degli chef ungheresi al Bocuse d’or di Lione, la competizione più prestigiosa al mondo dell’alta cucina internazionale. Ingredienti base di quest’anno cozze e rana pescatrice. Hanno vinto i danesi. (Nèpszava)

Continua l’inflazione

L’inflazione dei prodotti alimentari ha raggiunto il 45% a dicembre. Al suo interno spicca lo stratosferico aumento del 70% della pasta, contro una media del 22% nei paesi UE. Ad esempio Spar e Auchan vendono le penne rigate Barilla da 1Kg a 2140fiorini, circa 5 euro. Tra i possibili motivi il crollo del fiorino vs euro, il rialzo del prezzo della pasta prodotta in Ungheria, a base di uova, e il posizionamento della Barilla come prodotto premium. (telex)

Sondaggi

Secondo l’istituto di sondaggi IDEA, il consenso di Fidesz è in calo dall’autunno e si attesta al 31% dell’elettorato, ma i delusi vanno a ingrossare solo le fila degli indecisi, mentre l’opposizione, dove DK è il primo partito col 12%, non sembra porsi come valida alternativa. Solo un crollo dell’economia potrebbe causare scombussolamenti importanti. (telex)

Patria mia, sei tutto per me

Ieri era si è celebrata la giornata della cultura ungherese. Il Magyar Nemzet sottolinea la presentazione presso l’Opera di Budapest della versione digitalizzata in 4K del film di Kael Csaba sul Bank Ban, la principale opera lirica in lingua ungherese, che al suo interno racchiude anche l’inno nazionale (Magyar Nemzet)

Scende il fiorino contro l’euro

Il fiorino scende sotto quota 390 contro euro grazie all’intervento della Banca Centrale index

Al lavoro per l’Erasmus

ll governo ungherese è pronto a modificare le leggi su cui l’UE ha sollevato riserve circa la continuazione della partecipazione ungherese al programma Erasmus. Tra queste la presenza negli organi accademici di politici eletti senza scadenza di mandato (Nèpszava)

Tariffe taxi

E’ scontro per le tariffe dei taxi. Il governo vuole bloccare le tariffe dei taxi ungheresi al prezzo attuale di 400 fiorini, 1 euro, a Km, scontrandosi contro le associazioni dei tassisti che, con l’approvazione del comune di Budapest, vogliono alzare il prezzo a 440 fiorini, dato l’aumento repentino del prezzo della benzina di dicembre. (index)

Pillola del giorno dopo

L’estrema destra di Mi Hazank chiede al ministro dgli interni, sotto cui si sono spostate le competenze del soppresso ministero della Sanità, di imporre l’obbligo di prescrizione per la cosiddetta pillola contraccettiva del giorno dopo – (hvg)

L’UEFA proibisce la Grande Ungheria

L’UEFA vieta l’esposizione di bandiere e striscioni recanti il simbolo della Grande Ungheria, che fino al 1920 aveva entro i suoi confini ampi territori ora appartenenti a Romania, Croazia, Slovacchia, Serbia, Ucraina. A inizio novembre quando il premier Orban si presentò allo stadio con una sciarpa con tale effige. Il Magyar Nemzet specifica che invece nessun divieto di tale tipo vige per gli incontri organizzati dalla Federcalcio ungherese



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Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews