A dicembre è finita a Monza la mostra organizzata dal Castello di Gödöllő che presentava la vita di Sissi. Venivano esposte anche alcune ricostruzioni dei suoi vestiti. Adesso vediamo chi è la realizzatrice di questi capi meravigliosi. Abbiamo intervistato Mónika Czédly, appassionata della Principessa e vincitrice di numerosi premi.   Da quando ti occupi della ricostruzione dei vestiti di Sissi e come ti è venuta l’idea? Il cucito è una vera passione della mia famiglia che si occupa di vestiti dal 1886. Preparo abiti da sposa dal 1988 e ho spesso utilizzato decorazioni e tagli simili a quelli degli indumenti di Sissi. Nel 2004 camminando nel Castello di Gödöllő ho visto il dipinto di Eduard von Engerth dove Sissi è raffigurata con l’abito dell’incoronazione. È stato lì che ho deciso di realizzarlo. Ho finito questo cosiddetto abito di Rabeding nel 2007 ma allo stesso tempo, avendo visto delle foto del 1866, mi è venuta la certezza che questo non poteva essere il vestito che indossò durante la cerimonia nel 1867. Ho iniziato a ricercare e nel 2017 sono riuscita a realizzare il vero abito dell’incoronazione. Questi 13 anni di studi hanno portato alla ricostruzione di 14 vestiti dell’epoca mentre nel frattempo ho capito che vi era interesse a questi capi storici. Le ricerche si sono accelerate con l’aiuto della storica Patrícia Zita Pálinkás con cui – condividendo reciprocamente le nostre esperienze – mostriamo al pubblico i cambiamenti della moda, le usanze di un’epoca passata ed i segreti di Sissi nell’ambito di una mostra itinerante.

Potresti descrivere il processo della ricostruzione di un vestito? Per alcuni vestiti bastano 2 mesi ma se si tratta di un abito ricamato o di pizzo ci vuole anche mezzo anno. Disegno e taglio io tutti i capi e mi aiutano le mie figlie e gli apprendisti. I pizzi e ricami vengono però fatti da diverse persone. Spesso ci vogliono 5-6 persone per realizzare un vestito. Per l’abito dell’incoronazione invece ci sono voluti 10 anni solo per le ricerche e un anno per la preparazione.

Che premi hai vinto? Nel 2014 la cittadina di Gödöllő mi ha conferito Il Premio dell’Imprenditore dell’Anno. Nel 2017 ho vinto il Premio Capolavoro Artigianale Ungherese dell’Anno per la ricostruzione dell’abito dell’incoronazione del 1867. Nello stesso anno la cittadina di Gödöllő mi ha dato il Premio Elisabetta. Nel 2018 ho vinto ancora una volta il Premio Capolavoro Artigianale Ungherese dell’Anno per la ricostruzione dell’abito tradizionale ungherese indossato nel 1854.

Dove hai esposto le tue ricostruzioni? Frequentiamo regolarmente fiere in diverse città ungheresi dove portiamo anche le ricostruzioni. Poi i vestiti sono stati esposti in numerosi castelli e musei dell’Ungheria. Inoltre, viaggiamo anche all’estero: abbiamo portato le nostre mostre per esempio al Sisi-Schloss di Unterwittelsbach in Germania, a Vienna e Bad-Ischl in Austria ed a Košice, Borsi e Királyhelmec in Slovakia. La tappa più recente è stata la Villa Reale di Monza in Italia.

Di quale vestito sei più fiera? Del vero abito dell’incoronazione che ho creato nel 2017. Sono riuscita a ricostruirlo in base alle casule del Palazzo Vescovile di Veszprém e al dipinto del pittore ungherese Bertalan Székely. Sono stata la prima in tutto il mondo a realizzare e far vedere come era in realtà. Per 150 anni si è ritenuto che l’abito dell’incoronazione fosse quello sulla foto di Rabeding ma poi ho capito che quello vero doveva essere quello sul dipinto di Bertalan Székely. Fai parte anche della presidenza del Circolo Amici di Sissi. Di cosa vi occupate? È stato fondato 25 anni fa. Ci occupiamo della cura della memoria della Regina Elisabetta e della sua famiglia. Visitiamo i siti legati a loro in Ungheria ed in altri Paesi europei. Abbiamo incontri mensili dove invitiamo storici e scrittori che tengono convegni in merito. Ogni anno la prima domenica dopo l’onomastico di Elisabetta incoroniamo la statua della Regina a Gödöllő poi organizziamo un programma celebrativo al Castello. Abbiamo anche diversi incontri scrittore – lettore.

Che piani hai per il futuro? Dal 2019 vorrei che la presentazione della vita di Sissi attraverso i suoi vestiti diventasse una esibizione regolarmente in cartellone. Poi ci sono altri vestiti di Elisabetta che vorrei preparare. Per esempio c’è una foto che mostra Sissi davanti ad una poltrona con un libro nella mano dove indossa un vestito bianco. Oltre alla foto non ne abbiamo nessun altra documentazione e adesso stiamo facendo delle ricerche. Un mio grande sogno è di ricostruire l’abito da sposa di Sissi e di carpirne tutti i dettagli. Questo è un compito molto interessante perché il matrimonio durò una settimana con 7 diversi vestiti. Io sono certa che è stato l’abito indossato nella chiesa a Vienna ad essere riciclato per fare le casule conservate nella Chiesa di Mattia a Buda. Però questa è ancora un’ipotesi che dovrò provare e sarà una vera sfida. Inoltre ci sono anche altri personaggi famosi di cui vorremo ricostruire i capi di abbigliamento ma la loro identità per adesso è un segreto!

 

 



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Foto: kapospont, borsonline, minap.hu