Nel 2000, durante il primo governo Orbán, il parlamento ungherese dichiarò il 25 febbraio giorno del ricordo delle vittime del comunismo. La scelta di questa data risiede nel fatto che in questo stesso giorno nel 1947 fu arrestato Béla Kovács, segretario generale del Partito dei Piccoli Proprietari Indipendenti, principale movimento anticomunista nell’Ungheria del dopoguerra. Dopo un processo farsa per aver complottato contro le forze d’occupazione sovietiche, il politico ungherese fu giudicato colpevole e deportato in Siberia, dove scontò alcuni anni di prigionia. Questo evento sancì, in un certo senso, la totale conquista del potere da parte dei comunisti ungheresi.

In una nota consegnata all’agenzia di stampa nazionale MTI, il portavoce del governo Zoltán Kovács ha sottolineato come oggi in Ungheria “viviamo in libertà e sicurezza, e possiamo liberamente sceglierci il nostro proprio futuro, al contrario che in una dittatura”. “Abbiamo capito” – ha ribadito il portavoce dell’esecutivo – “che possiamo essere liberi solamente se non rinunceremo mai più alla nostra sovranità nazionale”.

Nel comunicato stampa Kovács non ha mancato, anche questa volta, di puntare il dito contro i paesi dell’Europa Occidentale colpevoli, secondo il portavoce, di vedere il comunismo “con nostalgia unita ad una buona dose di entusiasmo, mentre noi qua in Europa Centrale abbiamo avuto un’esperienza diretta del comunismo, e sappiamo cosa significhi vivere nella paura e nell’oppressione”.

Al centro della giornata di oggi vi sarà la celebre e controversa Casa del Terrore, aperta gratuitamente alle visite dei turisti. Inoltre, durante l’orario di apertura al pubblico, il museo ospiterà diversi programmi culturali, quali lezioni di storia e visite guidate. Sarà inoltre possibile accendere una candela in memoria delle vittime del comunismo sul muro esterno della Terror Háza, chiamato appunto Muro degli Eroi. Alle celebrazioni nell’arco della giornata prenderanno parte anche il ministro della giustizia László Trócsányi e la storica Mária Schmidt.

 

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