La Casa del Terrore, ex-prigione politica trasformata in museo, è una tappa obbligata per chi visita Budapest e vuole capirne di più della convulsa storia del Novecento ungherese.

Due conflitti mondiali, il crollo dell’Impero Asburgico e lo smembramento territoriale dell’Ungheria storica, una rivoluzione bolscevica, il regime autoritario di destra dell’ammiraglio Horthy durato un quarto di secolo, l’Olocausto, l’instaurazione del regime filosovietico sotto il rigido controllo di Mosca e poi ancora la rivolta del ’56: pochi Paesi al mondo hanno vissuto nel corso del XX° secolo tanti capovolgimenti politici e tragedie come l’Ungheria.

Per comprendere meglio il periodo più “buio” del Novecento magiaro, nulla è più utile di una visita alla Terror Háza, un museo allestito una quindicina di anni fa all’interno della più tristemente famosa prigione politica d’Ungheria, utilizzata prima dai nazisti locali e successivamente dalla polizia politica del regime comunista magiaro.

La storia dell’edificio

La Casa del Terrore sorge in un edificio costruito nel 1880 ed ubicato nel viale Andrassy ut, nei pressi di piazza Oktogon.

L’edificio fu dapprima la sede della Partito delle Croci Frecciate, il movimento di estrema destra guidato dal collaborazionista magiaro Ferenc Szálasi, che nel 1944 fu messo al potere in Ungheria da Hitler, dopo l’allontanamento forzato dal potere di Horthy, ritenuto ormai poco affidabile per gli alleati dell’Asse.

Dopo la guerra anche il nuovo regime filosovietico decise di utilizzare l’edificio allo stesso scopo:  la prigione dunque continuò ad essere usata come luogo di interrogatori, tortura e detenzione, ma questa volta gestita dalla polizia politica locale ÁVH (acronimo di “Autorià per la Protezione dello Stato”) contro gli oppositori anticomunisti.
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Il museo – memoriale

Nel 2002 venne deciso di creare in questi spazi un museo ed un memoriale dedicato alla vittime dei due sistemi totalitari e che fungesse da monito per le future generazioni sulle tragedie ed aberrazioni del XX° secolo.
level_lead_lg_13dda3c2a3fb3b26dcbd9bc455469569 (1)I tre piani e il seminterrato del museo della Casa del Terrore ripercorrono in modo cronologico, attraverso esibizioni permanenti e speciali, documenti, materiale digitale, reperti, proiezioni, installazioni, la storia dei rapporti fra l’Ungheria e la Germania nazista prima e l’Unione sovietica dopo, l’occupazione del Paese danubiano da parte delle due grandi potenze totalitarie, l’Olocausto magiaro (in cui persero la vita mezzo milione di ebrei ungheresi) e i crimini commessi dai due regimi locali più oppressivi della storia moderna magiara, inclusa la repressione dei combattenti della rivolta antisovietica del 1956.
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level_lead_lg_32e003908c9d42207ea2552990f009e5 (1)Il percorso museale è inoltre arricchito da giochi di luci e particolari sottofondi musicali, che ricreano l’atmosfera di terrore che regnava nella prigione e ricordano constantemente le vittime dei totalitarismi ungheresi, e termina nelle celle del seminterrato ricavate in alcune strette cave, dove il visitatore può entrare e sperimentare il senso di angoscia che provavano i prigionieri dell’epoca.
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Informazioni utili:

Dove si trova: Andrássy út 60

Orari: tutti i giorni tranne il lunedì, dalle ore 10 alle ore 18 (la cassa chiude alle 17.30).

Prezzo del biglietto: 4.000 Ft, ma sono previste diverse riduzioni ed offerte per i gruppi.

Sito web: www.terrorhaza.hu/en
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Foto: www.terrorhaza.hu