Forse non tutti sanno che l’Ungheria vanta una tradizione millenaria in materia di pellegrinaggi: sin dagli albori del Medioevo, la monarchia ungherese garantiva sicurezza durante i viaggi via terra per i crociati e pellegrini che venivano in visita alle terre sacre.

Il pellegrinaggio è una pratica antica, dal latino “peregrino” cioè straniero, il viaggio che si pone in dimensione antitetica rispetto al comune vivere sociale, come una forma di avvicinamento al divino, al mondo dello Spirito. È interessante notare come in tutta Europa ci siano questi cammini – si pensi a quello di Santiago – che portano a luoghi ritenuti sacri.

IL CAMMINO UNGHERESE

La sacralità del luogo è un tema molto importante in Ungheria, non mancano infatti vari itinerari – oggi percorribili in sicurezza – carichi di significato trascendentale, come Dobogókő, “il cuore della Terra” , una zona sull’Ansa del Danubio dove si pensa esserci il chakra del cuore del nostro pianeta. Anche il Dalai Lama ha visitato questo luogo durante un viaggio in Ungheria.

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Una parte del percorso

Il Pellegrinaggio Ungherese è un percorso di 431 km che inizia a nord, nella città di Esztergom al confine con la Slovacchia, e termina a sud in Máriagyűd, al confine con la Croazia. Per completare il cammino si impiegano circa 14-16 giorni, ma i tempi sono soggettivi: lungo il percorso è facile imbattersi in piccoli villaggi che vale la pena esplorare, assaporando le numerose bellezze rurali che il Paese offre.

Sono tante le alternative quando si parla di trekking, un trend sempre più diffuso, che vede nella bella stagione alle porte un grande potenziale: l’Országos Kéktúra, ovvero il Sentiero Blu Nazionale, è un percorso più breve, raccomandato come una delle 25 destinazioni più belle del mondo.

UNGHERIA E SANTIAGO: UN GEMELLAGGIO SPIRITUALE

La storia del pellegrinaggio ungherese prende le mosse dal Cammino di Santiago, dove nacque l’idea di tracciare un percorso sacro disegnando un itinerario a croce lungo il Paese, suggellando anche un gemellaggio spirituale con Santiago: ancora oggi è infatti possibile ammirare lungo il percorso una statua di San Giacomo in granito con una placca commemorativa consacrata nel villaggio della Galizia.

Le storie dei tre Santi Martino, Maria ed Elisabetta, che fanno da sfondo agli omonimi tre Pellegrinaggi più famosi dell’Ungheria, si intersecano con il percorso principale. Il pellegrinaggio è un percorso molto accessibile anche in termini di costi, i prezzi, di solito in conventi o ostelli , variano da 1.500-2.500 fiorini a notte.

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Abbazia di Pannonhalma, pellegrinaggio di San Martino

Un’esperienza del genere richiede un certo impegno e le realtà locali sono molto aperte verso i pellegrini. L’associazione municipale del pellegrinaggio ungherese ha sviluppato un network tra le varie città che toccano il percorso dove si può facilmente trovare ristoro durante la notte, il sito web dedicato mostra un’ampia panoramica del percorso, raccogliendo storie  testimonianze, dedicando ampio spazio ogni anno ad una figura, il pellegrino dell’anno, condividendo l’esperienza anche in termini umani.

Ogni anno il periodo del Pellegrinaggio inizia a fine marzo e dura fino a metà novembre, è possibile partecipare a gruppi di pellegrini tenuti dall’associazione, è possibile anche visionare in anticipo le tappe dell’itinerario con le varie tappe e contattare gli altri pellegrini.



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Foto: bacskiskun.hu, Magyar Zarandokut