Articolo di Edit Kostyalik

Il 31 ottobre 1517 a Wittenberg Martin Lutero affigge il suo elenco di tesi alla porta della chiesa del castello. Oggi ne ricorre l’anniversario e le congregazioni protestanti commemorano e festeggiano la Riforma anche in Ungheria.

Novantacinque

L’elenco del monaco tedesco era composto di 95 tesi nate come risposta alle 94 tesi di Johann Tetzel, predicatore e inquisitore dominicano che su incarico papale doveva predicare e vendere le indulgenze in Sassonia. Questo atto di Lutero ebbe in brevissimo tempo ripercussioni in tutta l’Europa: grazie anche alla recente innovazione rivoluzionaria della stampa bastarono solo 2 settimane e le 95 tesi si diffusero in tutta la Germania ed in 2 mesi raggiunsero anche l’Ungheria. Furono però preceduti dal lungo silenzio dei superiori ecclesiastici di Lutero che non si degnavano di rispondere alle sue tante lettere scritte contro la pratica ingannevole delle indulgenze. Veloce fu la divulgazione delle tesi, ma lento e complesso fu il processo che portò Lutero non solo a capire il problema della Chiesa temporale ma anche a ideare un ragionamento ben fondato e basato solamente sulla Bibbia, “Sola Scriptura”.

Sei

Il monaco agostinano impiegò 6 mesi per fare un viaggio a Roma dove però gli bastò un attimo per capire la strada della salvezza. Nel Medioevo la Bibbia non era per niente la lettura principale degli ecclesiastici anzi quasi la metà dei preti non sapeva neanche leggere. C’era quindi un’oscurità immensa riguardo alla questione più ardente dell’uomo medioevale su come liberarsi del peccato. Come soluzione la Chiesa inventò diversi metodi materiali ed anche lucrativi che garantivano una salvezza automatica. Una delle principali era la vendita delle indulgenze che portarono un considerevole profitto. Ma garantivano la salvezza celeste anche la partecipazione alle crociate o il pellegrinaggio a Roma quale cuore della cristianità. Anche Lutero arrivò lì con le aspettative più pure ma l’impatto con la corruzione della ‘corte’ papale provocò un radicale cambiamento del suo modo di pensare. Il momento illuminante lo colpì mentre stava facendo una tradizionale penitenza. Stava salendo in ginocchia sulla Santa Scala quando il suo percorso doloroso venne interrotto da un’idea come un colpo di fulmine sotto forma di un versetto della Bibbia: “Il giusto vivrà per fede” (“Sola Fide”). Improvvisamente capì che quello che ha il vero potere di trasformare una persona non è la pedissiqua esecuzione dei dettami della Chiesa ma l’accoglienza della Parola di Dio che, come ‘il seme caduto sulla terra buona’, agendo da dentro porta, frutto nella vita esterna.

Ventinove

Dopo l’affissione delle tesi Lutero visse ancora 29 anni. Fu un periodo difficoltoso ma incredibilmente proficuo. Scomunicato da Leone X, e bandito dall’Imperatore Carlo V, praticamente poteva essere assassinato da qualsiasi persona in qualsiasi momento. Da qualche parte però gli venne sempre in aiuto una mano invisibile che lo salvava dal pericolo. Anche nel 1521 quando Federico il Saggio lo fece rapire per proteggerlo dalle decisioni della Dieta di Worms di mettere le tesi luterane al bando dall’Impero. Lo ospitò nel suo castello di Wartburg dove Lutero tradusse il Nuovo Testamento in 10 mesi. Dopo 10 anni seguì la traduzione del Vecchio Testamento. Le traduzioni, svolte direttamente dalle lingue originali della Bibbia al tedesco senza la mediazione del latino, resero accessibile a tutti il messaggio cristiano attraverso una lingua viva parlata dal popolo. Nel 1534 i due Testamenti, essendo disponibili a prezzo basso, raggiunsero persino le famiglie meno facoltose della Germania. La stessa rivoluzione coinvolse la lingua parlata dove il tedesco rimpiazzò il latino. Lutero utilizzando la lingua parlata stravolse anche la pratica della predica. Il suo motto era infatti: “Predica come la madre allatta il suo figlio” quindi in modo che la gente capisca e interiorizzi subito il messaggio.

Centodiciotto/diciasette

Io non morirò, anzi vivrò, e racconterò le opere dell’Eterno” dice la Bibbia nei Salmi 118:17. Questo era il suo versetto preferito e fu anche la base di tante delle sue prediche. Infatti, le sue scritture e prediche persino oggi hanno la validità di trasmettere la Parola di Dio che ravviva l’anima.

Per commemorare il Giorno della Riforma in Ungheria ogni anno vengono organizzati programmi dal Magyarországi Egyházak Ökumenikus Tanácsa http://www.meot.hu/esemenym/day.listevents/2018/10/31/-

Su questo sito https://ref500.lutheran.hu/kiadvanyok/reformacio-hetrol-hetre fatto per il 500 ̊ anniversario si possono trovare informazioni interessanti.