Balatonudvari è un paesino di quasi 400 anime poggiato sulla riva nord del celebre lago Balaton, nella contea di Veszprém. Attraversando la cittadina in macchina percorrendo la Strada 71, arrivando da Budapest, noterete sulla destra un curatissimo prato verde con delle strane sculture di pietra a forma di cuore. Fermata la macchina e avvicinandovi al prato, vi accorgerete di essere capitati nella parte antica del cimitero cittadino, senza recinzioni e con le lapidi, appunto, a forma di cuore. Consacrato tra il 1770 ed il 1780 per servire la locale comunità calvinista, il cimitero di Balatonudvari venne diviso nel 1887 fra tre confessioni religiose: quella calvinista, la cattolica e quella ebraica, che possiede una sola lapide.

Vista del cimitero

La particolarità della sezione calvinista è la mancanza di croci, come da tradizione, ed il fatto che le lapidi più antiche siano a forma di cuore. Questo tipo di lapidi sono presenti anche in altri insediamenti della zona, ma a Balatonudvari si trova il numero maggiore di queste, circa sessanta. La maggior parte delle lapidi in questione riporta una data compresa tra il 1810 ed il 1840. Le lapidi sono costituite di pietra semplice scolpita con il nome del defunto e altre frasi a questo dedicate. La lapide di più recente costruzione è quella della moglie del maestro calvinista János Varga, deceduta nel 1876, sulla cui lapide v’è riportata la scritta: “Ave Turista”, come a significare che già all’epoca queste fossero un’attrazione tipica della zona, tanto da richiamare persone da altre zone per ammirarle. La ragione di questo tipo di lapidi si perde nella leggenda. Secondo Jenő Marton, maestro e ricercatore di storia locale, tutto nacque da uno scultore locale che, persa l’amata affogata nel lago durante una tormenta, decise di creare una lapide a forma di cuore per sottolineare l’eterno amore che nutriva per lei. Ma questa rimane solo una tra le tante leggende che si raccontano a Balatonudvari e dintorni…   



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Foto: Árpád Győrffy per balatontipp.hu, Christian Contro