Budapest è una delle grandi capitali europee più sicure dal punto di vista della criminalità. Secondo il nuovo rapporto della Polizia che mette a raffronto il 2017 e il 2018, nell’anno appena passato i reati sono diminuiti del 10% passando da 62.870 a 56.739. Non solo, il Magyar Idők ricorda come in 7 anni siano dimezzati i reati commessi in Ungheria.

Le statistiche fornite dalla polizia indicano ottimi risultati raggiunti nel 2018 nella capitale. Gli omicidi passano da 34 a 27, i furti di automobili si dimezzano da 998 a 492.  Così anche i furti in casa registrano un meno 17,5%, i furti e le rapine in generale meno 11% e i reati contro il patrimonio meno 26%.

A garantire la diminuzione delle attività criminali sono stati: gli investimenti da parte del governo, la capillare presenza di telecamere nei luoghi pubblici e la certezza della pena del sistema giudiziario magiaro. Insomma un buon sistema di individuazione e arresto dei criminali insieme a leggi certe che costringono i trasgressori a passare la pena in carcere hanno portato i propri frutti.

Numero di reati commessi in Ungheria

Esistono però anche crimini in aumento. In particolare i reati contro i minori +3,3%, le risse e il disturbo della quiete pubblica +5,9% e i reati connessi al traffico di stupefacenti +31,7%. In particolare gli ultimi due dati vanno letti all’interno del grande afflusso turistico che si è registrato a Budapest negli ultimi anni. Afflusso che ha portato anche conseguenze negative, specie per il VII distretto dove il disturbo della quiete pubblica insieme allo spaccio di sostanze stupefacenti sono diventati all’ordine del giorno. Proprio la polizia ha fatto sapere che negli ultimi mesi sono sensibilmente aumentati gli arresti di spacciatori e che, in conseguenza della necessità, si sta concentrando su questa problematica.

Non tutti hanno preso per buone però le statistiche fornite dalle istituzioni governative. I partiti dell’opposizione infatti hanno voluto sottolineare come sia ben difficile correlare sicurezza del paese e atti criminali denunciati, in quanto ancora oggi la maggior parte dei reati non viene denunciato e quindi non viene conteggiato in queste statistiche. Viene ricordato inoltre come ci siano stati cambiamenti legislativi nello stabilire cosa sia definito “atto criminale”. Fino al 2012 tutti i danni superiori a 20.000 fiorini erano considerati come reati, mentre dal 2012 in poi questa cifra è stata alzata a 50.000. Tutto quello sotto questa cifra non viene considerato “reato criminale” ma solamente “violazione della legge”.

A dover preoccupare il governo è anche la diminuzione delle domande di ingresso in polizia. Negli ultimi anni c’è stato un vero e proprio tracollo che nel medio periodo può portare ad una carenza di organico difficilmente risolvibile. Sindacati e opposizione contestano in particolare i bassi stipendi dei poliziotti. Ma il “fuggi fuggi” dal posti pubblici in Ungheria a favore del settore privato è un problema generale che si riscontra in tutti i settori lavorativi e che rappresenterà un problema non di poco conto nel futuro prossimo.

Nonostante i dati positivi forniti dalla Polizia le statistiche basate sulle opinioni delle persone non sono ancora così positive. Un sondaggio rivelava che tra il 2014 e il 2016 appena il 50% degli ungheresi si dichiarava sicuro nel camminare da solo la sera.

Sicurezza nel camminare per strada da soli di notte

 

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