Inaugurato nel 1891 per servire la comunità ebraica neologa della capitale ungherese, il cimitero ebraico di Kozma utca è uno dei più vasti luoghi di sepoltura del suo genere in Europa. Infatti, il cimitero ospita circa 300.000 persone, tra cui importanti personaggi storici del paese, quali Alfréd Hajós, stella dello sport magiaro d’inizio novecento, nonché primo medaglia d’oro ungherese alle Olimpiadi moderne, e Sándor Bródy, uno dei più grandi intellettuali, scrittori e giornalisti ungheresi di sempre, vissuto a cavallo tra il XIX ed il XX secolo.

Il cimitero di Kozma utca dista circa un’ora con i mezzi pubblici dal centro della capitale ungherese, ma vale assolutamente la pena spendere questo tempo per godere di uno dei luoghi storici più significativi della città. Quando venne inaugurato, il cimitero non venne pensato come mero luogo di sepoltura per i membri della comunità, ma anche come parco per godere dei meravigliosi mausolei e cappelle progettati e decorati dai migliori architetti ed artisti ungheresi dell’epoca, tra cui Ödön Lechner, Bela Lajta e Lipot Baumhorn, genio dell’architettura sinagogale d’inizio ‘900, anch’egli sepolto a Kozma utca.

Tra i mausolei più conosciuti, menzioniamo quello della famiglia Schmidl e Griesz, entrambi situati non lontano dall’ingresso principale del cimitero, che si trova davanti alla fermata del tram che arriva da Blaha Lujza ter. Entrambe le cappelle rappresentano al meglio lo stile architettonico in voga tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900, che contraddistingueva il gusto delle famiglie abbienti dell’alta borghesia ebraica dell’epoca.

Tuttavia, nonostante i suoi antichi fasti, ancora oggi manifesti grazie alla presenza dei mausolei prima descritti, il cimitero ebraico di Kozma utca versa allo stato attuale in una condizione di alto degrado, dovuto principalmente alla drastica diminuzione in termini numerici della comunità ebraica cittadina, ed alla conseguente difficoltà economica con cui la stessa un tempo si prendeva cura del luogo. Di conseguenza intere aree del cimitero appaiono oggi interamente coperte dalla vegetazione, per cui risulta addirittura complicato accedere ad intere sezioni dello stesso. Non a caso, le sepolture che ancora oggi vengono effettuate nel cimitero, sono solite avvenire ai margini delle sezioni, dove vegetazione e alberi non hanno ancora infestato la zona.

Una situazione di incuria che va avanti da decenni, ed alla quale sta cercando di porre fine l’associazione no-profit “Friends of the Budapest Jewish Cemetery”, che impiega il 100% delle donazioni che arrivano alla pulizia del cimitero stesso. Un lavoro per niente facile, dato che per ripulire l’intero cimitero sarebbero necessari circa 700.000 euro. Ma qualcosa è già stato fatto: in due anni sono tre le sezioni ripulite, e molte altre arriveranno nel vicino futuro. Per chi volesse tuffarsi per un giorno nella storia di questo luogo, l’associazione ha indetto per il 30 giugno una giornata di pulizia e documentazione con i volontari. Per maggiori informazioni cliccare qua.

I cimiteri ebraici, specialmente nell’Europa centro-orientale, rappresentano più che da ogni altra parte la presenza nell’assenza di tante comunità ebraiche scomparse in seguito alla Shoah. Anche a Budapest, dove ancora oggi vive una numerosa e dinamica comunità ebraica, i cimiteri rappresentano luoghi di Memoria e memorie, oltre che siti di pregiato interesse artistico, che meriterebbero una effettiva preservazione da parte delle autorità nazionali. Nel nome di ciò che questa comunità ha rappresentato, e continua a rappresentare, per il paese.

 

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Foto: Friends of Budapest Jewish Cemetery