Uno dopo l’altro i paesi dell’Unione Europea chiudono. Le misure restrittive aumentano e le strade delle città si svuotano. Tutte queste sono misure prese per ridurre il contagio da Covid-19, fermare il virus o almeno evitare picchi troppo alti che mettano sotto pressione i diversi sistemi sanitari nazionali.

I paesi hanno sviluppato due approcci diversi al virus. C’è chi cerca di ridurre il contagio attuando misure fortemente restrittive con intere città a Stati in quarantena. Chi come la Gran Bretagna non pensa a ridurre il contagio ma concentra le forze sulla protezione delle persone a rischio e sull’immunità di gregge. Due modi diversi di affrontare la crisi che derviano da considerazioni culturali, economiche e sanitarie.

Proprio in Gran Bretagna però il Guardian ha pubblicato un documento segreto del ministero della sanità dove i principali esperti del paese tracciavano le previsioni sul contagio. Secondo questo documento «l’epidemia da Covid-19 nel Regno Unito durerà fino alla prossima primavera». Nello stesso documento viene indicato il numero di 7,9 milioni di persone che potrebbero richiedere il ricovero in Ospedale nell’arco della crisi. Anche il governo inglese non aveva tralasciata ottimismo dichiarando che c’è da aspettarsi che l’80% della popolazione possa contrarre il virus nei prossimi mesi.

Numeri che fanno tremare l’Europa. Preoccupanti sia per quanto riguarda le conseguenze sulla salute delle persone sia per quelle economiche. Nessun sistema sanitario nazionale può resistere a questi numeri, tanto è vero che per quanto riguarda la situazione della Gran Bretagna le stime parlano di centinaia di migliaia di perdite umane. Ai danni umani si sommano i danni economici. Un’economia ferma, con scambi ridotti tra paesi, il settore del turismo praticamente annullato, peserebbero come macigni sull’economia già instabile di alcuni paesi.

A prescindere dalle stime e dai documenti segreti riportati da alcuni giornali quello che è chiaro ogni giorno di più è che la crisi prodotta dal Covid-19 è una crisi profonda e una volta terminata, il mondo non tornerà ad essere uguale a quello del 2019.

 

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