E’ nel momento del bisogno che si vedono i veri amici. Oggi più che mai, in tempi di coronavirus, questo modo di dire acquisisce un’importanza globale.

L’Europa è sempre più il centro della pandemia globale. Migliaia i casi che si registrano ogni giorno e mentre aumentano i malati diminuiscono mascherine, guanti e materiale protettivo. Il sistema sanitario di numerosi Paesi è messo a dura prova.

In particolare le mascherine, da subito diventate l’elemento indispensabile nella vita di milioni di persone. Mascherine di tutti i tipi, da quelle chirurgiche alle ambite FFP3. Mascherine che qui ricordiamo devono essere usate principalmente dal personale sanitario e dai contagiati.

E proprio le mascherine sono stati i primi beni a terminare nelle farmacie e nei negozi, già settimane fa, quando la pandemia era solo all’inizio. Mascherine finite e la cui produzione stentava a coprire il consumo interno. Questo ha messo in difficoltà numerosi Paesi, che ne hanno vietato l’esportazione. Così arriviamo ai casi delle mascherine bloccate in Germania, Polonia e Cechia.

Ma come si diceva è in questi casi che si vedono gli amici. E così ad aiutare l’Ungheria ci ha pensato la Cina. Primo Paese colpito dal coronavirus che però ha superato l’emergenza e che grazie a una veloce riconversione della produzione industriale riesce a produrre milioni di mascherine che vengono mandate nei Paesi in dfficoltà. Così oggi, 23 marzo, proprio dalla Cina è arrivato il primo concreto aiuto all’Ungheria. Un aereo della compagnia Wizzair partito da Shangai con 82.000 mascherine e 30.000 protezioni per i medici.

Foto: Szigetváry Zsolt / MTI

Mentre quindi all’interno della UE i Paesi si rinchiudono in se stessi per affrontare la crisi con i propri mezzi, e a costo di danneggiare i vicini dall’estremo oriente, la Cina si è messa immediatamente a disposizione per aiuti concreti. E non è l’unico Paese. Il caso italiano è emblematico. Sempre oggi anche in Italia sono arrivati decine di medici e infermieri da Cuba ad aiutare gli ospedali in Lombardia. Anche dal Venezuela arriva personale medico, mentre la Russia ha mandato materiale sanitario.

Paesi lontani, alcuni colpiti da embarghi decennali (Cuba), altri al centro di aggressioni politiche e isolamento internazionale (Venezuela) che però oggi nel momento del bisogno non hanno esitato ad aiutare Paesi lontani, perchè come hanno detto i medici cubani al loro arrivo in Lombardia “la nostra patria è il mondo intero“.

La sorte ha voluto che siano stati proprio i comunisti cubani a correre in soccorso della Lombardia leghista e i comunisti cinesi ad aiutare l’Ungheria orbaniana.

 

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Foto: index.hu, Ambasciata Repubblica Popolare cinese