Tra i nomi meno noti ma non per questo meno importanti che compaiono nella lunga lista della Diaspora delle Celebrità ungheresi ci sono quelli dei Fratelli Imre e Bolossy Királfy meglio conosciuti come i Királfy Brothers, uomini di spettacolo ad ampio spettro, impresari e produttori teatrali che influenzarono il mondo dell’intrattenimento europeo ed americano verso la fine del XIX secolo e a cavallo di quello successivo.

Nati come ballerini con background artistico di musica, danza e balletto, divenuti in seguito affermati produttori di burlesque, i Fratelli Királfy (The Királfy Brothers/A Királfy Testvérek)  hanno fatto da battistrada a molti dei nostri spettacoli moderni abbagliando Parigi, Londra e New York con meraviglie teatrali uniche ed innovative per l’epoca in cui apparvero, basate sull’applicazione di tecniche audio-visive ad elevato effetto spettacolare originate da una pronunciata creatività derivata dalla loro lunga collaborazione artistica sebbene entrambi abbiano poi continuato ad avere successo anche a livello individuale riuscendo a guadagnarsi un posto privilegiato nella storia dello spettacolo.

I fratelli Kiralfy, Imre (1845-1919) e Bolossy (1848-1932), nacquero a Budapest durante l’epoca della Rivoluzione Ungherese (Szabadságharc), primogeniti di sette fratelli, da Jacob Königsbaum (in seguito magiarizzato in Királfy) e Anna Rosa Weisberger, entrambi di origine ebraica e titolari di un’avviata “taglia e cuci”. Sia Imre che Bolossy nacquero naturalmente portati per il balletto iniziando a danzare da autodidatti finché il padre, accortosi e definitivamente convintosi delle loro qualità, decise di iscriverli a dei veri e propri corsi di danza tenuti da artisti famosi. Da notare che nel corso degli anni, a carriere professionali consolidate, quando il motto della famiglia era divenuto “All the World’s a Stage“, i due vennero affiancati dagli altri fratelli e sorelle più giovani (Haniola, Emile, Katie ed Arnold) che scelsero la danza e lo spettacolo sulle orme dei due fratelli maggiori spinti dalla loro acquisita fama.

Locandina di uno degli spettacoli dei fratelli Kiralfy

La carriera di Imre e Bolossy inizió in patria presso il Circo Ungherese dove ottennero un discreto successo che spinse i genitori ad una decisione destinata a cambiare la vita di tutta la famiglia: liquidare l’attività sartoriale e con i proventi finanziare una tournée in giro per l’europa orientale ed occidentale sostenendo così in pieno le aspirazioni ed inclinazioni artistiche dei loro figli.

Il punto di svolta avvenne a Parigi, la Ville Lumiére, allora sinonimo di modernismo ed avanguardia ad ogni livello, dove Bolossy poté sviluppare e sperimentare con successo il suo personale concetto di teatro per la città  atto ad attirare un pubblico composito in rappresentanza di tutti gli strati sociali. Doveva incarnare in forma logica tutti gli aspetti del teatro – musica, testi, danza e prosa – in una produzione che andava oltre la mera somma delle sue componenti basata su una storia significativa ed un tema universale con al centro un eroe o un’eroina per il quale il pubblico potesse prendere le parti e simpatizzare.

Quando nel maggio del 1869 i Fratelli Királfy si recarono a New York City non sapevano ancora che negli States avrebbero accumulato i maggior successi come produttori di spettacoli divenuti famosi e ripetuti per anni ad anni come The Black Crook, The Deluge, or Paradise Lost, Around the World in Eighty Days, Excelsior.

Nel 1887, dopo quasi tre lustri di comune collaborazione, avvenne la separazione artistica motivata da una diversa visione generale e da incompatibilità sulla gestione e l’indirizzo da imprimere alle nuove produzioni teatrali. Bolossy continuò a lavorare nel fantasy e nella favola con spettacoli soprattutto all’aperto bisognosi di ampi spazi dove poter realizzare imponenti scene d’acqua, mentre Imre cominciò a cimentarsi con produzioni che riflettevano l’era progressista fatta di scienza, tecnologia e complicati macchinari.  Tra le produzioni di quest’ultimo vanno menzionate la grandiosa The Fall of Rome e The Bride of the Sea (quest’ultimo considerato forse Il più grande di tutti gli spettacoli di Imre Királfy), rispettivamente ispirate alle passate grandezze di Roma e Venezia, mentre Bolossy va soprattutto ricordato per aver messo in scena un famoso balletto, Antiope. La loro lunga carriera di impresari di maestose produzioni sceniche terminò a New York con la morte di Imre avvenuta nel 1919 all’età di 74 e di Bolossy, tredici anni dopo, nel 1932 all’età di 84 anni.



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