Articolo di Paula Vega

Manó Kaminer, meglio conosciuto come Michael Curtiz, fu uno dei più grandi registi Hollywoodiani di sempre. Nato a Budapest da una famiglia ebraica alla Vigilia di Natale del 1886 come Manó Kertész Kaminer, Curtiz sviluppò una brillante carriera nell’industria cinematografica.

La passione di Curtiz per il cinema ed il teatro iniziò da bambino. La sua prima opera la “produsse” nella propria casa, dove all’età di 8 anni costruì un piccolo teatro con degli amici. Anni dopo, in seguito al diploma, Curtiz iniziò i suoi studi all’Università Markoszy, dopo di che si iscrisse nella Reale Academia di Teatro ed Arte a Budapest. Nel 1905 all’età di 19 anni, decise di magiarizzare il suo nome in Mihály Kertész, che verrà anglicizzato in seguito alla sua emigrazione negli States. Prima dello scoppio del primo conflitto mondiale, Curtiz era già un regista affermato in Ungheria, con la produzione di ben 43 film, e l’anno seguente inizia a produrre film muti in altri paesi in Europa, tra cui la Danimarca.

Michael Curtiz, il primo a sinistra, con Ingrid Bergman e Hal Wallis durante le riprese di Casablanca (1942)

Durante la Prima guerra mondiale il regista magiaro si arruola volontario nell’esercito, dove servirà fino al 1915, quando a causa di una ferita fu impiegato nella campagna nazionale volta alla raccolta fondi, utilizzando documentari per la Croce Rossa in Ungheria. Nel 1917, Curtiz venne assunto dallo studio di produzione Phoenix Films a Budapest, e l’anno successivo alla fine della guerra si trasferisce a Vienna per continuare il suo lavoro nell’industria cinematografica, dato che il governo ungherese, all’epoca retto dal comunista Bela Kun, aveva deciso di nazionalizzare l’industria.

Pochi anni dopo, Curtiz produce il film The Moon of Israel, grazie al quale venne scoperto da Jack e Harry Warner, fondatori della casa produttrice Warner Brothers, i quali decisero di venire in Europa per conoscere Curtiz dopo aver visto quel film. I fratelli rimasero particolarmente impressionati dalle sue riprese inusuali e l’utilizzo particolare delle camere da presa.

Curtiz arriva negli Stati Uniti nel 1926, dove continua la sua carriera cinematografica, ormai con il nome di Michael Curtiz. Con la Warner Brothers, Curtiz produce un totale di 86 film nell’arco di 28 anni, opere come Noah’s Ark (1928), Doctor X (1932), Mystery of the Wax Museum (1933), 20,000 Years in Sing Sing (1932) con la grande attrice Bette Davis, The Count of Monte Cristo (1934), Casablanca (1941), uno dei film più celebrati di sempre degli anni d’oro di Hollywood, con il quale Curtiz vince l’Oscar come miglior direttore, il musicale I’ll See You in My Dreams (1952) con la cantante Doris Day, ed il musical King Creole (1958) con il re del Rock Elvis Presley. L’ultimo film diretto da Curtiz fu The Comancheros (1962), uscito sei mesi prima che il grande regista ungherese venisse meno.

Michael Curtiz, primo da sinistra, con l’Oscar in mano

Il direttore ungherese mantenne sempre un basso profilo nella sua vita privata, sebbene abbia avuto diverse storie amorose, e figli che non sono stati da lui riconosciuti. Nonostante ciò, nel 2019 Ilona Ryder, una delle sue nipoti, pubblicò il libro Here’s Looking At You, Kids: Michael Curtiz and His Hidden Families, dopo 20 anni di ricerca genealogica. Ryder, professoressa universitaria ormai pensionata, non conobbe mai suo nonno, ma la curiosità per le sue origini l’hanno spinta a scoprire i fatti nascosti della sua famiglia.

Dopo una lunga vita di successi, Michael Curtiz venne a mancare il 10 aprile 1962 all’età di 72 anni, dopo aver sofferto di cancro. I suoi resti riposano nel cimitero Forest Lawn Memorial Park a Glendale, California. Il suo lascito rimarrà eternamente scolpito nelle sue grandi opere cinematografiche.



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