Ieri l’incontro a tre tra Orbán, Salvini e Morawiecki a Budapest per parlare del futuro dell’Europa e soprattutto della destra europea. Salvini è stato accolto da grande rispetto e molti complimenti. Proprio martedì il leader della Lega aveva dichiarato di essere onorato di essere accolto a Budapest come un primo ministro anche se non ha alcuna posizione di governo in Italia.

Lotta ai migranti

“Salvini è il nostro eroe” ha dichiarato il premier ungherese riferendosi al fatto che è stato proprio il leader della Lega a smentire i tanti politici dell’opposizione che sostenevano che l’immigrazione non si possa fermare. “Noi abbiamo abbiamo fermato l’immigrazione via terra” – ha continuato Orbán – “Salvini ha dimostrato che si può fermare l’immigrazione anche via mare”.

Vaccino: “L’Europa deve essere più veloce”

I premier hanno sottolineato come oggi la questione fondamentale sia combattere la pandemia e questo è possibile solo con una veloce vaccinazione della popolazione.  Grandi critiche quindi alla maniera in cui il problema è stato gestito a Bruxelles con ritardi, poca chiarezza e soprattutto una vaccinazione della popolazione molto a rilento.

Salvini: un nuovo “Rinascimento europeo”

Matteo Salvini ha lancito l’idea di un nuovo “Rinascimento europeo” dopo la crisi covid. Un’idea apprezzata dagli altri due leader che l’hanno subito rilanciata. “I popoli d’Europa escano dal loro periodo più buio più oscuro rimettendo al centro la speranza, il lavoro, i diritti, le libertà” ha dichiarato il leader della Lega. Per Salvini nelle istituzioni europee predomina la sinistra che mette a rischio i valori basilari come la famiglia, le radici, la bellezza, le libertà, i diritti. “L’UE quando nella sua carta costitutiva negò le proprie radici giudaico-cristiane sbagliò in partenza” ha dichiarato Salvini che poi ha aggiunto, “noi chiediamo più Europa in termini di difesa, di difesa dei confini, difesa delle vite, il problema non è redistribuire a livello europeo i problemi di qualche paese il problema è creare una forza comune europea che difenda i confini”.

Salvini a fianco di Ungheria e Polonia nella lotta contro Bruxelles: “No ai ricatti della UE”

“Noi sognamo un’Europa che fa poche cose in comune e le fa bene ma non utilizza l’arma del ricatto. – ha dichiarato Salvini – La libertà deve valere sempre e ovunque quindi ogni famiglia ogni paese membro dell’Unione non può mai essere sotto ricatto per delle scelte nazionali che sono di esclusiva competenza nazionale, sulla famiglia, sulla giustizia, sulla scuola, sulle libertà, sui diritti non ci può essere un organismo che da patenti di democrazia e di bontà”.

Un futuro insieme nel PPE?

Oggi il Fidesz di Orbán, la Lega di Salvini e Diritto e Giustizia di Morawecki siedono nel parlamento europeo in tre gruppi, ma in futuro? Il Fidesz ha appena lasciato il PPE e questo incontro vuole proprio sancire l’inizio di un percorso di avvicinamento tra diverse forze politiche della destra che in futuro potrebbero convergere in un gruppo unico aumentando così il proprio peso nelle decisioni europee. In particolare Orbán ha dichiarato che il PPE si è rovinato negli ultimi anni, tradendo il proprio spirito mettendosi a collaborare con la sinistra europea. Questo tradimento ha lasciato milioni di cittadini senza voce politica, e per Orbán il compito di questo incontro è proprio fornire una voce a questi cittadini.

I punti principali delle forze politiche

No alla censura, No alle imposizioni della UE, No al comunismo, No ai migranti, No all’antisemitismo. Una politica incetrata su: libertà, democrazia, famiglia, valori, sovranità, bellezza, lavoro, salute, sgricoltura, sicurezza, atlantismo e conferma dell’alleanza NATO.

Conferenza stampa senza domande

La conferenza stampa si è conclusa con un “Grazie e arrivederci” da parte dei leader politici senza alcuna possibilità per i giornalisti di effettuare domande.    



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Foto: ungherianews