Ad inizio gennaio Viktor Orbàn ha effettuato una visita ufficiale in Germania, a Monaco di Baviera. Una visita dal forte significato politico che di certo non è passata inosservata a Berlino. Le relazioni diplomatiche tra Ungheria e Germania infatti, nonostante l’interscambio economico, non sono per niente buone, come anche ha dimostrato l’abbandono del Forum tedesco-ungherese da parte di Budapest.

I problemi riguardano, evidentemente, il differente approccio che Orbàn e la Merkel hanno sui temi della migrazione e dei rapporti tra Stati nazionali e Unione Europea. Il premier ungherese, con la sua netta contrarietà ai migranti e alle quote UE, come anche all’idea di una UE che scavalchi gli Stati nazionali, non è ben visto da un’ampio settore dell’ élite tedesca, che anzi spesso lo disprezza per colpa dei suoi toni considerati eccessivi. Non tutti i politici tedeschi però la pensano come la Merkel, anzi, tra i vari governatori dei Länder tedeschi il premier ungherese ha diversi fan, non ultimo il primo ministro della Baviera, Horst Seehofer, presidente della CSU, partito politico fondamentale nell’equilibrio di governo a Berlino.

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Seehofer e Orbán in una visita dell’anno scorso

L’Ungheria storicamente ha importanti connessioni con la Germania, oggigiorno forse ancora più strette in particolare in campo economico, dove la piccola economia magiara è legata a doppio filo alla crescita tedesca. Budapest quindi non può permettersi di avere rapporti deteriorati con Berlino ed è dovuta andare alla ricerca di canali alternativi. Ecco allora “la particolare politica estera in formato regionale” che ha visto importanti delegazioni di Budapest fare spola negli stati tedeschi.

Il 5 gennaio Orbàn a Monaco di Baviera alla conferenza stampa ha dichiarato come dal punto di vista europeo tutti gli Stati devono “fare i compiti a casa” e ancora “Non si può vivere di soldi altrui“.  Per il primo ministro le riforme economiche devono essere attuate ad iniziare dall’abbassamento delle tasse, dal mantenere il deficit sotto il 3% e dalla riforma del mercato del lavoro. Un chiaro ammonimento ai paesi dell’Europa meridionale, spesso criticati da parte della società tedesca, specie quella che nelle ultime elezioni ha deciso di sostenere AFD. Ma il nucleo del discorso di Orbàn è stata la politica migratoria. “L’Ungheria è un paese cristiano e così rimarrà” le parole del premier ungherese che ha sottolineato come la questione migratoria è una questione democratica. Infatti per Orbàn la maggioranza dei cittadini, chiede sicurezza, difesa dei confini e rimpatrio per chi non ha il diritto di asilo. “La volontà popolare è chiara nonostante molti paesi in UE non la rispettino” dice ancora Orbàn che continua “dico ai miei amici bavaresi che il 2018 sarà l’anno della volontà popolare, senza l’ordine non possiamo costruire diritti. Dobbiamo essere precisi, rispettare la legge e quindi rispettare i confini e Schengen”. Sempre sul tema dei confini: “abbiamo costruito la recinzione quando qualche paese europeo festeggiava per il caos” (ndr: possibile riferimento al governo italiano di Renzi con cui non mancarono le polemiche) … “noi oggi difendendo i nostri confini difendiamo anche i confini della Baviera“.

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Sostenitori di AFD a supporto di Orbán

Una presa di posizione politica forte, di quelle a cui ci ha abituato il premier ungherese. Parole che vedono il beneplacito del primo ministro bavarese Seehofer che così cerca di trarne forza per contrastare e bilanciare le proposte dei socialdemocratici tedeschi con i quali si troverà a governare, e di rafforzare il proprio consenso in un elettorato allietato dalla propaganda di AFD il partito populista tedesco anti-migranti in crescita nei sondaggi. Una visita quella bavarese che ha quindi portato acqua al mulino di entrambi, Orbán si è proposto nello scenario tedesco come uomo forte e con numerosi amici nel paese, Seehofer invece come amico e sostenitore di posizioni più intransigenti della Merkel.

 

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