L’Ungheria ha da poco assunto la Presidenza del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa succedendo alla Germania, alla quale è toccato un anno particolarmente difficile visto lo scoppio della pandemia.

Il Ministro federale degli Affari Esteri della Germania, Heiko Maas si è comunque detto soddisfatto della Presidenza tedesca i cui punti chiave avevano a che fare con i diritti umani, la democrazia, lo stato di diritto e la tecnologia, in particolare l’intelligenza artificiale e un  maggior controllo dei discorsi di incitamento all’odio su piattaforme online.

Consiglio d’Europa: la Presidenza ungherese

Maas ha dunque poi passato la palla al nuovo Presidente del Comitato dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri dell’Ungheria, Péter Szijjártó, il quale ha presentato le priorità della Presidenza ungherese per i prossimi sei mesi.

Queste priorità includono il rafforzamento della protezione effettiva delle minoranze nazionali, il dialogo interreligioso, la “nuova generazione” (i diritti dei bambini, la partecipazione dei giovani e l’integrazione dei Rom), le sfide tecnologiche e quelle ambientali.

“Seguendo quella che è la missione del Consiglio d’Europa, ossia costruire una società libera, tollerante e giusta basata sui principi di solidarietà, valori comuni e un bagaglio culturale arricchito dalla diversità, l’Ungheria promuoverà il consolidamento dei diritti umani, dei valori democratici e dello stato di diritto,” si legge nel programma ufficiale presentato da Szijjártó.

In quale senso l’Ungheria si farà promotrice della stato di diritto, essendo proprio il Paese accusato maggiormente dall’Ue di averlo violato, sarà da vedere.

Minoranze nazionali e dialogo interreligioso

Intanto, sulla questione delle minoranze, l’Ungheria sta pianificando una serie di eventi e conferenze su come risolvere gli ostacoli ancora presenti, su come coinvolgere maggiormente le ONG affinché promuovano l’importanza di proteggere le minoranze, e sulle minoranze presenti in Ungheria.

Per quanto riguarda il dialogo interreligioso, l’obiettivo dell’Ungheria è quello di rafforzare il rispetto reciproco, la comprensione e la tolleranza a livello europeo.

Sulle nuove generazioni, l’Ungheria parte dal presupposto che il coronavirus ha destabilizzato tutti gli aspetti quotidiani della società. Soprattutto per bambini e giovani, la pandemia ha portato ulteriori rischi in campo di educazione, accesso al mondo del lavoro e salute mentale. La presidenza ungherese organizzerà una serie di eventi con questo obiettivo: sensibilizzare su questo tema, includendo anche i gruppi più svantaggiati come quelli Rom.

Legato lo sviluppo di competenze tecnologiche, di cui si è vista un’esigenza proprio nell’ultimo anno. Verranno organizzati eventi per discutere su come reintegrare i giovani nel mondo del lavoro dopo la pandemia e l’importanza del volontariato come esempio di apprendimento non formale. Infine, la digitalizzazione giocherà un ruolo importante anche nel settore giudiziario che andrà modernizzato e adattato a sistemi di intelligenza artificiale.



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Foto: Photothek.net/Thomas Imo