Una toilette pubblica di 19 metri quadrati costata 19 milioni di fiorini, 1 milione a metro quadrato. “L’opera d’arte” di trova a Sárvár un comune di 15.000 abitanti nell’Ungheria occidentale. Qui il Sindaco István Kondora (sindaco da più di 10 anni) ha deciso di utilizzare i soldi pubblici per la realizzazione di questa importante infrastruttura.

Il WC pubblico si trova tra una fila di garage, ed è stato scoperto da Ákos Hadházy, parlamentare dell’opposizione ungherese ed ex-Fidesz, da tempo impegnato in una lunga battaglia contro la corruzione.

Hadházy in precedenza aveva già lanciato un sito web, korrupcioinfo, per denunciare l’improprio uso dei fondi pubblici che avviene in Ungheria. A detta del politico sono centinaia i milioni di euro che arrivano dall’UE e che poi vengono utilizzati dall’apparato politico ungherese per autofinanziarsi e finanziare il proprio entourage.

Hadházy fino al 2013 era uomo di punta del Fidesz nella regione di Tolna, fino a quando non ci fu la rottura. Rottura, a sua detta, avvenuta proprio per denunciare il sistema di corruzione che vige dietro l’apparato del partito. Dopo un breve passaggio in “La politica può essere differente” – LMP, oggi è approdato in Momentum, di cui dovrebbe essere il candidato alle prossime elezioni nel collegio di Zugló, ma per ora è obbligato a fare lavori sociali in una serra della campagna ungherese. Un tribunale gli ha inferto una pena si 38 giorni di lavori obbligatori per aver partecipato ad una manifestazione in auto non autorizzata durante la pandemia. Ma torniamo al nostro “vespasiano”.

Il politico ungherese nel suo girovagare l’Ungheria in cerca di esempi di sperpero del denaro pubblico si è trovato a Sárvár, dove ha trovato il WC. Il bagno era aperto, ma al suo interno “non ho trovato l’oro” ha voluto sottolineare nel suo post sui social.

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Hadházy di fronte al bagno pubblico a Sárvár.

Un WC dal costo evidentemente sproporzionato

La sua denuncia si basa proprio sui soldi spesi per la realizzazione: 19 milioni di fiorini, 54.000 euro, circa 3.000 euro a metro quadrato per un bagno che può essere anche bello ma che risulta di poca utilità e soprattutto con un prezzo evidentemente molto alto, specie per la provincia ungherese. La denuncia non tanto velata, ma tutta da verificare, del parlamentare sta nella realizzazione di lavori pubblici con prezzi “rigonfiati”.

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Democrazia illiberale e corruzione, un rapporto stretto?

Spetterebbe alla magistratura indagare sul caso, ma come è risaputo l’Ungheria è una democrazia illiberale e quindi i tre poteri dello Stato non sono proprio né in equilibrio né indipendenti.

Hadházy in particolare denuncia il ruolo di vicinanza di alcuni procuratori con il partito di governo e sostanzialmente accusa la magistratura di non muoversi per diretta convivenza con il potere politico.

Rimango i numeri. Nelle statistiche per “corruzione percepita” dalla popolazione, l‘Ungheria è 69esima al mondo, ultima in UE insieme a Romania e Bulgaria. Ma per fortuna, o forse non solo fortuna, il paese è uno tra quelli dove risultano meno processi per corruzione a politici. Ovvero se contassimo il numero di processi per corruzione la classe politica ungherese risulterebbe una delle più oneste d’Europa. Speriamo sia così.

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