Nella prima settimana di apertura dell’evento emiratino avvenuta lo scorso primo ottobre, il padiglione ungherese ha attirato più di 10.000 visitatori ed è stato incluso tra i primi 15 padiglioni per interesse da una rivista specializzata locale, Time Out Dubai, che lo ha scelto ed inserito come uno dei più speciali tra i 192 presenti all’esposizione mondiale.
Tra sostenibilità e tradizione
Progettato da Lőrinc Csernyus, un ex allievo poi divenuto collega di Imre Makovecz, il padiglione ungherese si colloca nel quartiere Mobilità dell’Esposizione Universale. Assemblato sul posto da una squadra di falegnami specializzati ungheresi durante il corso di svariati mesi senza utilizzare una sola goccia d’acqua, si integra a pieno titolo in uno dei temi principali dell’expo, quello della sostenibilità ambientale.
Il tema centrale ispiratore della mostra allestita al suo interno infatti è l’acqua con particolare riferimento alle acque minerali, medicinali e termali dell’Ungheria, oltre alla sua rinomata gastronomia in parte reinventata e rivisitata in occasione dell’evento tenendo conto del clima locale particolarmente caldo con piatti leggeri e freschi, presentando così la cucina tradizionale ungherese in chiave moderna, con un’attenzione particolare alla stagionalità.
Il padiglione ungherese all’Expo 2020 Dubai
L’acqua come tema centrale
Chiamato Aqua Roots of Hungary, (Magyarország víz gyökerei), l’edificio presenta le risorse idriche uniche dell’Ungheria, la loro formazione e storia, con un’enfasi speciale sulle fonti naturali, le acque termali e la balneologia. La mostra nel padiglione, completamente interattiva, basata sulla conoscenza e sull’esperienza, culmina nel salone della cupola, dove i visitatori possono godere di uno spettacolo e di un’esperienza unici.
Al successo di pubblico del padiglione ha contribuito pure la piscina con l’acqua-giochi costruita al suo interno che attira l’attenzione e il desiderio di moltissimi bambini e dei genitori al seguito contribuendo a dar risalto e rilevanza alla famiglia quale tema caro non solo all’attuale governo ungherese ma anche a quello emiratino che proprio sul supporto e sugli incentivi alle famiglie ha posto uno dei pilastri dello sviluppo della società locale.
Mostra interattiva al padiglione ungherese
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Foto: kraftwerk-me, mtu.gov.hu
