Di Budapest si sanno molte cose: che è stata una delle due capitali dell’impero austro-ungarico, ad esempio, e che è letteralmente tagliata in due dal Danubio; cosa che in origine – e dal punto di vista geografico anche attualmente – dava vita a due città differenti, Buda e Pest, situate rispettivamente sulle rive ovest ed est del fiume. Si sa, naturalmente, che oggi è la città più importante d’Ungheria, oltre che la capitale, e vanta un’area metropolitana che comprende all’incirca tre milioni di abitanti. Si sa, inoltre, che nel 2019 è stata la 62esima località più visitata del mondo: i motivi per andarci sono indubbiamente tanti, ma il numero risulta impressionante se si considera quanto è vasta la terra e quanti luoghi più noti, dal punto di vista del turismo di massa, ospitino i suoi continenti. Insomma, potremmo soffermarci su quegli aspetti già ampiamente conosciuti, ma ciò che vorremmo fare è cercare di descrivere in breve alcuni dettagli che forse non tutti conoscono e per i quali, oltre a quelli già largamente risaputi, questa affascinante città dell’Europa centro-orientale merita di essere visitata.

Chinatown

E vogliamo farlo partendo da qualcosa di cui ci eravamo già occupati in questo articolo più dettagliato, ma che vogliamo ribadire ulteriormente: non tutti lo sanno, infatti, ma Budapest ospita la comunità cinese più grande del centro Europa. Stiamo parlando di una cifra che va dai trentamila ai quarantamila abitanti di nazionalità cinese provenienti, come avevamo già spiegato, prevalentemente dalle zone rurali del Paese d’origine. Immergersi nella Chinatown di Budapest è un’esperienza che ha poco da invidiare ad altre zone più note nel mondo. C’è tutto ciò che ci si aspetta di trovare, un microcosmo a sé ricco di fascino, profumi, sapori, esperienze. Dal mercato con i prodotti tipici importati direttamente dalla Cina – fatto di bancarelle, negozietti, uffici, oggettistica a basso costo e attrezzi tecnologici – ai ristoranti, i parrucchieri e i centri benessere, i piccoli supermercati con le specialità orientali. E poi il mercato notturno, che si può vivere in particolare d’estate, dove vengono allestiti stand e tavoli in cui è possibile degustare soprattutto i piatti tipici di strada.

ungheria

Casinò

Un altro aspetto forse poco conosciuto ai più, ma certamente non ignoto agli amanti del gioco, è che Budapest ospita diversi casinò, tra i quali spicca l’omonimo Casinò di Budapest che è considerato ancora oggi uno dei più eleganti e belli d’Europa: risalente addirittura al 1981 e situato al terzo piano dell’hotel Hilton. Tra tavoli verdi, croupier e fiche, gli appassionati possono indossare lo smoking o l’abito da sera per godere dal vivo di tutto ciò che oramai viene vissuto soprattutto online, grazie alle piattaforme che consentono a chiunque di accedere in maniera semplice al gioco e spiegano come funzionano le slot machine o altri passatempi con cui è possibile dilettarsi in modo virtuale. Ma poter ordinare un cocktail al bar della sala e sentire il rumore delle monete che scendono dalle macchine è certamente un altro tipo di esperienza, alla quale in molti non vogliono ancora rinunciare. Nella capitale ungherese è possibile farla in almeno cinque case da gioco, tra cui spiccano, oltre a quello già menzionato, anche il Las Vegas del Bridge Hotel, il Tropicana e l’Atlantis.

Labirinto

Come abbiamo detto all’inizio, potremmo fare un semplice elenco delle cose da vedere, ma rischieremmo di ripetere la lista di monumenti e luoghi di interesse già ampiamente condivisa da tutti e sicuramente nota a chiunque decida di visitare Budapest. Quello che vogliamo fare è offrire un punto di vista alternativo, ed è per questo che concludiamo l’articolo con il consiglio di non perdere uno dei luoghi più bizzarri e inquietanti della capitale: il Labirinto del Castello di Buda. Stiamo parlando di uno dei tesori sotterranei della città, fatto di grotte buie e tunnel molto antichi che si snodano sotto il castello e che, stando ai ritrovamenti archeologici, già in epoca preistorica veniva utilizzato come rifugio. Si trova per la precisione a sedici metri sotto il livello del terreno e serviva all’impero Ottomano come luogo di tortura e prigionia. Ciò che lo rende particolarmente interessante è che, stando alle leggende, uno dei detenuti rinchiusi nel Labirinto sarebbe stato il principe Vlad l’Impalatore, ovvero colui che Bram Stoker appellò Conte Dracula nel suo celebre romanzo. Insomma, i motivi noti per visitare Budapest non mancano, speriamo di avervi incuriositi anche con questi dettagli un po’ meno conosciuti ma certamente non privi di interesse.



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