Budapest ha ospitato una conferenza dal titolo La bellezza in un gesto che ha visto la partecipazione di Sua Eccellenza l’Ambasciatore e i presidenti delle federazioni italiane e ungheresi di scherma, Paolo Azzi e Zsolt Csampa, accompagnati dagli atleti pluripremiati Luca Curatoli e Áron Szilágyi

L’importanza dello sport come mezzo di diplomazia e identità nazionale

Durante l’evento sono state affrontate diverse tematiche, tra cui il successo in pedana e nella vita, l’importanza dello sport come mezzo di diplomazia e la cultura dello sport come fattore di identità nazionale.

In particolare, sono state citate le similitudini tra il successo nella vita e nell’agonismo, sottolineando come lo sport possa rappresentare un mezzo per unire le persone, gli sportivi e i dirigenti. La scherma è stata presentata come ambasciatrice dell’Italia nel mondo, con 130 medaglie olimpiche che ne fanno una delle eccellenze del Made in Italy.

Paolo Azzi, presidente della Federazione Italiana Scherma ha evidenziato come lo sport rappresenti un importante mezzo a disposizione delle democrazie, in grado di portare un contributo positivo al paese che ospita gli eventi sportivi.

Tra i temi trattati è emersa l’importanza dell’evento di prova di coppa del mondo di sciabola maschile, che si è tenuto a Budapest, così come l’imminente Mondiale di Scherma di Milano, (https://milano2023.it/) che avrà luogo tra il 22 e il 30 luglio 2023.

Durante la conferenza è stato anche sottolineato l’importante ruolo della scherma come strumento potentissimo, grazie agli eventi e agli atleti, per trasmettere un messaggio di fair play e di amore per lo sport alle nuove generazioni. 

In particolare, i grandi campioni sono motivo di orgoglio e rappresentano un esempio per i bambini.

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La conferenza ha inoltre visto la partecipazione dei campioni di scherma Luca CuratoliÁron Szilágyi, che hanno sottolineato come l’avversario non sia un nemico. Il campione italiano ha detto “quando metti la maschera comincia un vero dialogo con il tuo avversario. Possiamo avere stili diversi ma sono diversi accenti di una lingua comune”

Gli schermidori sono combattenti solitari, ma l’atleta ungherese detentore di tre ori olimpici, ha spiegato come cambi l’approccio alla gara a squadre della domenica con queste parole “gli schermidori sono combattenti solitari ma giocano in squadra perché siamo lì, gli uni per gli altri, con un obiettivo comune. Non posso fare un assist per un goal ma sono cosciente della responsabilità che porto per la mia squadra.”

La conferenza ha concluso sottolineando l’importanza dello sport come strumento di unione tra popoli e tradizioni, in grado di creare un linguaggio comune attraverso cui comunicare. La scherma, con la sua grande tradizione e il suo prestigio internazionale, è un esempio perfetto di come lo sport possa rappresentare un mezzo per unire le persone e promuovere la cultura e l’identità nazionale.

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Foto: ITL GROUP
Foto copertina: Istituto Italiano di Cultura Budapest