A Csíksomlyó piccolo villaggio della Transilvania, nella regione popolata dai secleri-ungheresi, ogni anno a Pentecoste migliaia di cattolici si ritrovano per rendere omaggio alla Madonna. Partono dalle vallate seclere e dalle disperse comunità csángo. Camminano, la notte, sotto la pioggia in quello che è l’evento più importante per i cattolici di Romania.

Camminando insieme” è proprio il motto della visita che Papa Francesco organizzerà nel paese nel 2019. Il Papa presenzierà a Csíksomlyó il primo giugno. Il portavoce dell’arcidiocesi di Bucarest, don Dobos ha dichiarato: “speriamo che il Papa ci aiuti a camminare per il bene comune del Paese e dia un impulso ai cristiani a camminare verso l’unità. Indipendentemente dalla confessione: romano-cattolici, greco-cattolici, ortodossi, protestanti e neo-protestanti. Speriamo che la visita del Santo Padre possa mettere insieme da un certo punto di vista anche le forze politiche affinché lavorino tutti al bene comune del Paese”.

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Il logo e il motto della visita di Papa Francesco

La Romania è un paese a maggioranza ortodossa, l’81% della popolazione, ma con molte comunità minoritarie sia religiose che nazionali. La comunità cattolica conta quasi un milione di fedeli ed è presente ed organizzata principalmente in Transilvania. I cattolici sono soprattutto appartenenti alla comunità ungherese. Tant’è vero che in questa zona d’Europa l’identità religiosa è spesso andata a braccetto con l’identità nazionale. La visita del Papa romano è una visita quindi apprezzata dal punto di vista religioso ma delicata per alcune questioni politiche.

Questa sarà la seconda visita ufficiale di un Papa in Romania dopo quella del 1999 di Giovanni Paolo II. In quell’occasione il Papa rimase solamente a Bucarest. Ora invece con la visita a Csíksomlyó la visita papale tende chiaramente la mano alla comunità cattolica del paese andando a visitare uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti per i cattolici ungheresi.

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Il pellegrinaggio a Pentecoste

Chissà se però rimarrà un’altra volta esclusa dalle tematiche del viaggio la situazione nella quale versano le comunità csángo della Moldavia. I Csángo popolazione di origine ungherese e di religione cattolica sono stati discriminati da decenni dal punto di vista linguistico. Numerose associazioni hanno più volte criticato l’operato della Chiesa cattolica che ha fornito supporto all’assimilazione linguistica ed alla perdita della loro identità culturale. Della situazione in cui versano ne abbiamo parlato in questo articolo: “Quale futuro per i Csángo?“.

 
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