Berettyóújfalu è una piccola cittadina immersa nella prateria ungherese tra due grandi città, Debrecen e Oradea in Romania (Nagyvárád). Dista poco più di 200 km da Budapest e 689 km da Porcia (in Friuli) come indica un cartello nei pressi del municipio. Le due città sono infatti gemellate. Berettyóújfalu offre alcune storie interessanti specie al turista che non si accontenta del mainstraming e vuole scoprire qualcosa di nascosto. Ecco alcuni spunti per arrichire la propria visita.

1. LE TERME

L’impianto termale è sicuramente l’attrazione principale della città che richiama numerosi turisti soprattutto dalla Romania. Sono presenti diverse vasche esterne e 2 interne. L’acqua termale è curativa, particolarmente indicata per chi ha reumatismo o problemi di movimento.

L’impianto possiede inoltre servizi per massaggi e sauna, ed ha anche un’ampio spazio destinato ai bambini. Il primo impianto risale al 1927 ed è stato poi sviluppato negli anni sessanta. Orario di apertura dalle 8 alle 20. Costo del biglietto: 1500 HUF. Le terme si trovano in via Népliget.

2. LA SINAGOGA

Una sorpresa. Svoltando tra alcune vie del centro, tra edifici anonimi vi si aprirà alla vista una sinagoga di un giallo accecante. Una vera e propria perla. Costruita nel 1903 per servire la locale comunità ebraica ortodossa, la sinagoga rimase abbandonata dopo la Seconda guerra mondiale, quando la folta comunità ebraica (circa il 10% del paesino) non fece ritorno dalle deportazioni.

Nei decenni successivi fu utilizzata come magazzino del ferro, ma ora il comune ha deciso di riportarla al suo vecchio splendore. Bellissime le decorazioni interne, che evidenziano stili inconsueti tra i luoghi di culto ebraici (foto di copertina). Decorazioni e dipinti che riprendono simboli della comunità tedesca di Transilvania da cui forse provenivano gli artisti. La Sinagoga sarà inaugurata nella primavera del 2021 e sarà un centro culturale, avrà uno spazio per la preghiera e all’esterno verrà inaugurato un monumento in ricordo dei deportati.

Foto panoramica della sinagoga

 

3. I CIMITERI EBRAICI

Per gli amanti dei luoghi particolari trovate due cimiteri ebraici. Non sono di certo luoghi del turismo di massa, ma la loro storia e il loro stato di semi-abbandono lasciano trasparire emozioni vere. All’interno del “nuovo cimitero”, sito in via Vadasz, troverete numerose lapidi ed anche il luogo di riposo del celebre rabbino Blum, per il cui anniversario della morte a settembre, ogni anno centinaia di fedeli si riversano da tutto il mondo per rendergli omaggio.

Di fronte al cancello trovate il numero della polizia cittadina da chiamare per farvi aprire il cancello. E poi il “cimitero vecchio”, nascosto e dimenticato anche dai locali. Si trova in via Szabolcska, dietro la scuola. Anche qui per aprire il cancello bisogna chiamare qualcuno, i numeri li trovate sul portone. Il cimitero è stato ripulito negli ultimi anni grazie all’impegno dei famigliari del rabbino Rapaport, celebre rabbino lì sepolto. Tuttavia, aldilà della lapide del rabbino, le altre lapidi sono danneggiate e abbandonate al loro destino.

4. LA CASA NATALE DI GYÖRGY KONRÁD 

Il grande scrittore ungherese nasce a Berettyóújfalu, dove trascorre i primi anni di vita. Oggi nella casa, a fianco alla Sinagoga, c’è una tabella commemorativa. Al piano terra operava suo padre che lavorava con il commercio del ferro. György Konrád è uno scrittore molto importante in Ungheria, ma non solo. E’ stato presidente del Pen Club internazionale, importante associazione di scrittori, e soprattutto molti dei suoi testi sono stati tradotti in italiano. Come: Partenza e ritorno, Ebrei: il popolo universale, Il perdente, Il visitatore.

5. LA QUERCIA DI ENDRE 

Una storia tutta particolare che ben si inserisce nella triste e peculiare storia dell’Europa centrale. Al centro del paese di fronte al museo cittadino vedrete una grande quercia ai cui piedi c’è una tabella commemorativa che recita “Quercia olimpica. Piantata il 5 novembre 1936. Endre Kabos 1906-1944. Campione olimpico di spada”.

Endre Kabos è stato un grande schermitore ungherese. Ha vinto 3 medaglie d’oro alle olimpiadi. Nato a Nagyvárád da una famiglia ebraica. Il 1936 va alle Olimpiadi di Berlino. Vince l’oro. E come regalo riceve dal Fuhrer una quercia da piantare nel proprio luogo di nascita. Lui ebreo che riceve un dono da Hitler. Ma non è finita, perchè Endre nasce a Nagyvárád, città che nel 1920 con il Trianon diventa Romania. Endre ha lasciato la sua città natale per trasferisi a Berettyóújfalu, giusto al di là dei nuovi confini. Non può andare a piantare la quercia nella sua città natale, ha rotto i legami con Nagyvárád e i confini complicano tutto. Decide così di piantare la quercia nella sua nuova città, proprio nella piazza centrale.

Ma non finisce qui. Gli anni dopo le olimpiadi diventano sempre più difficili. Arrivano i venti di guerra e poi le leggi contro gli ebrei. Endre muore nel 1944, ma non muore deportato, no lui muore a Budapest sul ponte Margherita il 4 novembre, un giorno prima del suo compleanno. Stava attraversando il ponte quando i nazisti lo fanno saltare in piena ora di punta, uccidendo centinaia di civili. Finisce così la storia del grande schermitore ungherese. A fianco alla quercia di Endre trovate un’altro albero in ricordo della medaglia d’oro di Imre Bujdosó schermitore alle olimpiadi del 1988.

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6. LA CHIESA CALVINISTA

La maggioranza della popolazione della città ha abbracciato la riforma religiosa avviata da Calvino. In centro si trova la principale chiesa, costruita ad inizio dell’Ottocento, in stile tardo barocco. All’interno le decorazioni riprendono i caratteri sia del rococo sia del tardo barocco. Sopra l’ingresso è presente l’organo in stile classico, costruito originalmente nel 1840 e poi sostituito nel 1933.

8. LA TORRE DI HERPÁLY

Poco fuori dalla città in, via Monostor, troverete i resti di una chiesa romanica del XII secolo. Di cui rimane solo la torre. E’ la costruzione più vecchia della regione. Fino al XIX secolo vi era anche una seconda torre che però è stata poi abbattuta. A fianco alla torre si riesce a intruire la costruzione dell’antico monastero a tre navate. Qui una volta sorgeva il villaggio di Herpály andato completamente distrutto con l’invasione mongola del 1241/42.

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Foto: Somogyvari D.Gyorgy

Qui una raffigurazione di come poteva essere la Chiesa prima della distruzione:

 

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Foto: studhist.blog.hu, nullahategy