Nelle ultime settimana il principale portale di informazione ungherese Index.hu ha vissuto giornate turbolente. Il Caporedattore è stato licenziato per volere di un editore (un nuovo editore da marzo) più vicino alle posizioni del governo ungherese. Tutta la redazione del portale ha protestato ed ha deciso di dimettersi in segno di protesta contro quella che viene ritenuta una violazione del diritto di libertà di stampa.

Negli ultimi anni in Ungheria altri importanti organi di informazione hanno subito destini simili perdendo la propria indipendenza. Oggi l’Ungheria è uno degli ultimi paesi in UE per libertà d’informazione, un problema serio che può riflettersi in maniera molto negativa sulla tenuta democratica del paese.

Riportiamo qui sotto la nostra traduzione del comunicato stampa dei giornalisti di Index per informare la stampa estera sui fatti.

In che cosa consiste il conflitto?

La direzione generale di Index – per iniziativa esterna – aveva intenzione di intraprendere delle misure relative alla ristrutturazione della redazione, esternalizzandone alcune rubriche in varie unità di outsourcing. Questi provvedimenti non avrebbero sicuramente raggiunto gli obiettivi preannunciati come la riduzione dei costi di operazione, ma al contrario avrebbero rischiato di minare l’integrità dello staff e comprometterne gli standard professionali.

Szabolcs Dull, il caporedattore ha contestato le idee relative alla ristrutturazione e ha annunciato in un comunicato sul portale che temeva per l’indipendenza del sito. Durante le lunghissime trattative con la direzione, i direttori redazionali hanno richiesto invano di garantire anche in futuro l’autonomia della testata.

Cosa significa lavorare in modo indipendente per i giornalisti di Index?

Anni fa abbiamo sottolineato che per noi l’indipendenza della redazione si ha solo quando nessun estraneo può dire su cosa scrivere o non scrivere un articolo, e inoltre che nessuno possa dirci con chi lavorare o non lavorare. Queste condizioni sono state rispettate fino all’esplosione del conflitto.

Perchè la redazione di Index ha deciso di licenziarsi?

Riteniamo inaccettabile il licenziamento di Szabolcs Dull. La redazione ha richiesto diverse volte al management di riassumerlo nella sua posizione di caporedattore, ma la dirigenza si è rifiutata. Questa è un’azione con un’influenza estremamente grave sull’autonomia della redazione che noi riteniamo inaccettabile.

Ovviamente, potremmo fornire ulteriori dettagli per giustificare la nostra posizione, ma alcuni nostri colleghi sono vincolati da accordi di riservatezza, un obbligo che solo il proprietario ha diritto di sciogliere.

Non è stato licenziato per aver fatto trapelare segreti professionali al giornale concorrente?

Szabolcs Dull ha sempre respinto queste accuse, inoltre è passato un mese tra la presunta fuga di informazioni e il suo licenziamento. Il proprietario ha cambiato diverse volte la versione ufficiale del motivo del licenziamento. Szabolcs Dull ha più volte ribadito di non avere niente da nascondere riguardo questo caso.

Come è la situazione della stampa in Ungheria?

Negli ultimi dieci anni il contesto mediatico in Ungheria è cambiato notevolmente: il numero degli investitori pro-governativi nella dirigenza delle aziende di informazione è aumentato sempre di più.

Index era il sito di informazione numero uno sul mercato ungherese, abbiamo registrato vari primati di visibilità durante l’epidemia. Avevamo 1-1,5 di millioni di lettori al giorno.

Ce ne sarà un altro? (riferito allo slogan  „Un altro non ce n’è”)

Vorremmo rimanere uniti e continuare a lavorare tutti insieme come facciamo ormai da più di 20 anni. I contenuti di index.hu nei giorni e nelle settimane a venire saranno realizzati ancora dai redattori che stanno lasciando il giornale. Questo per un semplice motivo: i termini dei contratti di lavoro sono imposti dalle leggi e il proprietario non ha dispensato ognuno di noi dal lavoro.



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Foto: index.hu