Ieri sera alle 20.00 intervista televisiva del premier ungherese. Diversi i punti toccati, alcuni molto importanti. Li riassumiamo brevemente in questo articolo, ricordandovi che da oggi 11 novembre sono in vigore nuove restrizioni in Ungheria. Per sapere quali sono le nuove restrizioni abbiamo scritto questo articolo: clicca qui

Mascherina anche in alcuni luoghi all’aperto

Orbán ha dichiarato che l’utilizzo della mascherina è fondamentale per combattere il virus e per questo sempre da oggi anche in alcuni luoghi all’aperto il suo utilizzo diventerà obbligatorio. 

Questa misura vale per i comuni con più di 10.000 abitanti. I luoghi all’aperto dove la mascherina sarà obbligatoria verranno decisi dai comuni e verranno segnalati appositamente ai cittadini. Con tutta probabilità questi saranno i luoghi con maggior traffico e afflusso di persone.

Non sarà obbligatorio l’uso della mascherina durante attività sportiva e nei parchi!

Il vaccino è più vicino

“Dobbiamo continuare a lottare fino a quando non avremo un vaccino, ed ora la data in cui il vaccino sarà disponibile la riusciamo a vedere”. Solo il vaccino potrà sconfiggere definitivamente il coronavirus, ma per fortuna rispetto a marzo ormai le fasi di preparazione e distribuzione del vaccino si stanno avvicinando. 

Il vaccino arriverà in Ungheria a dicembre-gennaio e sarà quello in uso nell’Unione Europea anche se non è esclusa la possibilità che arrivi anche da altri paesi (Russia, Israele e Cina in primis). I primi a essere vaccinati saranno personale medico e persone con malattie croniche. Tuttavia la vaccinazione non sarà obbligatoria ma volontaria. 

Difficile la situazione, ma ce la faremo

“Per gli esperti se non si prendevano provvedimenti restrittivi adesso avremmo avuto il 50% di possibilità che gli ospedali reggessero, il 50% è troppo poco” così il premier ha difeso le nuove restrizioni in vigore da oggi.

Il governo aveva sempre escluso fino ad oggi nuove misure simili a un lockdown ed in particolare la chiusura della scuola. Purtroppo la situazione attuale che mostra un crescendo dell’epidemia nel paese ha reso necessario l’introduzione di misure più restrittive. Per il premier però la battaglia contro il virus verrà vinta e da aprile si potrà tornare alla normalità.

Guardiamo all’Austria

“Siamo una settimana dopo l’Austria” ha dichiarato Orbán, ammettendo di guardare con attenzione cosa accade nel paese vicino. Infatti le misure adottate da oggi sono molto simili alle misure prese da Vienna. 

 



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Foto: m1.hirado