Il 2020 è stato segnato dalla pandemia e dai decessi causati dal covid. Il 2021 per ora è iniziato ancora sotto il segno del coronavirus. Grande il dibattito su questo virus. Da dove è arrivato? E’ veramente così pericoloso come dicono? Le misure di restrizione servono?

Domande a cui è ancora impossibile dare delle risposte. Saranno probabilmente gli storici che a pandemia finita potranno tirare dell’epoca che stiamo vivendo. Per ora è possibile valutare solamente dati ancora provvisori, ed è difficile arrivare a una conclusione essendo ancora oggi la pandemia presente in Ungheria.

I dati degli ultimi anni a confronto

In questo articolo vogliamo però utilizzare i dati che abbiamo ad oggi per vedere cosa è successo nel 2020 e soprattutto effettuare un raffronto con gli anni precedenti.

Numero di decessi per anno in Ungheria

Nel primo grafico è possibile vedere il numero di decessi in Ungheria dal 1991 ad oggi. I dati presenti riguardano solo gli anni dispari per esigenze di spazio. L’ultima colonna raffigura i dati del 2020, dati ancora in parte in fase di elaborazione ma che ormai dovrebbe subire solo lievi modifiche verso l’alto.   decessi ungheria

Dai dati risulta che nell’anno 2020 vi è stato effettivamente un aumento dei decessi rispetto agli anni precedenti, numero inferiore a quello dei primi anni ’90, dove però vi era una popolazione maggiore di quasi il 10%.

L’anno peggiore è il 1993 quando si sono superati i 150.000 decessi.

Per comprendere i dati bisogna però anche tenere presente che praticamente da marzo l’Ungheria vive in una situazione di chiusure parziali. Questo ha portato da un lato ad una minore diffusione del virus, dall’altro alla diminuzione del numero di morti per altre cause, come incidenti stradali, sul lavoro, etc.

Perchè tanti decessi negli anni ’90? 

Diversi sono gli studi statistici, storici e sociali che hanno preso in considerazione l’aumento della mortalità dei primi anni ’90. Aumento della mortalità che non si è registrato solo in Ungheria ma in tutti i paesi del blocco socialista, raggiungendo i dati peggiori proprio nei paesi dell’ex-Unione sovietica.

Le stime parlano addirittura di 18 milioni di morti, di cui 12 in Russia, causati dai rivolgimenti politici del 1989. Disoccupazione, precarietà, peggioramento delle condizioni di vita, crisi dei sistemi sanitari, crisi economica, stress, l’impoverimento di ampie fasce della popolazione hanno causato una crisi della mortalità senza precedenti nell’est.

Con i dati che abbiamo in possesso oggi non è assurdo quindi evidenziare come in questi paesi il passaggio al capitalismo e al libero mercato abbia causato una crisi di mortalità pari, se non maggiore, a quella del covid. [Per uno studio approfondito vedi qui]

Qui sotto è possibile vedere il numero di morti ogni 1.000 abitanti in Ungheria dal 1920 al 2005. A parte i primi anni del secolo, e la seconda guerra mondiale, i dati peggiori si situano tra il 1990 e il 1995. [Fonte: regi.tankonyvtar]

mortalità ungheria

Numero di morti per 1.000 abitanti

Il grafico successivo ci aiuta proprio a capire il numero di decessi in rapporto alla popolazione. Ovvero il numero dei morti ogni 1.000 abitanti. 

morti ungheria

Anche in questo caso è evidente che nel 2020 ci sia stato un innalzamento rispetto gli ultimi anni, ma l’anno peggiore risulta il 1993. In quell’anno 14,5 persone morirono ogni 1.000 abitanti, nel 2020 sono state 14,3.

Ungheria: decessi 2020 rispetto al 2019

Qui sotto invece vediamo un’info grafica presentata dal blog di propaganda governativa Origo. Il numero di decessi in Ungheria rappresenta ovviamente un dato dolente per il governo. L’Ungheria infatti dall’inizio pandemia risulta essere uno dei paesi al mondo più colpiti da decessi in rapporto alla popolazione.

Una notizia difficilmente riportabile nei mezzi di informazione pro-governativi che quindi puntano spesso su altre notizie come il successo della campagna di vaccinazioni.

Il grafico qui sotto mette in confronto l’aumento in percentuale dei decessi tra il 2019 e il 2020 tra alcuni paesi. Si evince che in Ungheria il numero dei decessi del 2020 non sia poi molto maggiore rispetto a quelli del 2019, soprattutto se confrontato con quello di altri paesi.

numero di morti ungheria

I dati sono chiari, ma in realtà bisogna tenere presente anche altre variabili che ci aiutano a contestualizzare meglio la situazione. In Ungheria il numero di decessi è aumentato in maniera preoccupante durante la terza ondata, ed in generale la maggior parte dei decessi si sono registrati da marzo 2021.

Per tutto marzo ed inizio aprile l’Ungheria ha registrato valori abbondantemente sopra i 200 morti al giorno per covid, raggiungendo i 300. Questi dati non sono presenti nel grafico. Il paese invece effettivamente durante la prima ondata, e anzi quasi per tutto il 2020 è stato colpito in maniera marginale.

In Ungheria “normalmente” muoiono circa 350 persone al giorno. Nelle ultime settimane i morti covid sono stati tra 200/300 al giorno.

Il grafico qui sotto aggiornato fino ai mesi di gennaio e febbraio 2021 ci può essere d’aiuto. La linea alta ci mostra il numero di decessi mensili, mentre quella bassa il numero delle nascite. A gennaio-febbraio il numero di decessi è stato pari a 24.419, un numero superiore rispetto alla media degli anni scorsi. [Fonte: Ksh]

morti mensili ungheria

 

I dati esposti qui sopra vogliono essere una base di riflessione per un dibattito più ampio che riguarda il covid ma anche la società e il sistema sanitario ungherese. Un dibattito che dovrà per forza essere arricchito dai dati che arriveranno nei prossimi mesi. 

Rimane tuttavia questo ultimo grafico che ci introduce anche ad un altro grave problema dell’Ungheria, il calo della popolazione.


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Foto di copertina: euronews