Il premier Orbán nell’annuncio di ieri ha ringrazito tutte le persone che stanno lavorando alacremente per combattere la pandemia di coronavirus e che partecipano alla campagna di vaccinazione.

Mercoledì o giovedì attese le riaperture di ristoranti e bar

L’altra grande notizia nell’annuncio del premier riguarda la riapertura dei ristoranti e dei bar, per ora solamente negli spazi esterni, nel momento in cui si saranno raggiunti i 3,5 milioni di vaccinati. Numero che con ogni probabilità verrà raggiunto la settimana prossima, tra mercoledì e giovedì ha ricordato sempre Orbán. I ristoranti sono chiusi, a parte l’asporto, in Ungheria da ormai 5 mesi. 

Per quanto concerne l’attività scolastica invece le riaperture fissate sono:

  • Dal 19 aprile le materne e le scuole elementari fino al quarto anno.
  • Dal 10 maggio le scuole elementari dal quinto anno, le medie e le superiori.

Il premier ha anche ricordato di registrarsi al sito per ricevere il vaccino perchè per ora è l’unica arma contro il covid ed è anche l’unica speranza per proseguire in una riapertura graduale che ci riporterà alla normalità.

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La situazione in Ungheria

In Ungheria ad oggi sono 1.325.000 le persone che hanno ricevuto la seconda dose di vaccino e quindi hanno raggiunto l’immunità. Mentre sono 3.090.000 quelle che hanno ricevuto una sola dose e aspettano per la seconda.

L’Ungheria ha deciso di avviare il programma di graduale riapertura nel momento in cui circa meno del 50% della popolazione ha ricevuto la prima dose di vaccino.

Quindi in una situazione in cui non si è formata ancora l’immunità di gregge che richiede il 60-70% delle persone vaccinate con seconda dose.

Anche oggi i numeri della pandemia non sono però incoraggianti: 5.307 i nuovi casi, 256 i decessi. L’Ungheria continua a essere il paese europeo dove si registra il maggior numero di decessi in rapporto alla popolazione delle ultime settimane.

Le buone notizie

Inizia a calare il numero dei contagiati attivi nel paese.

Questo è un ottimo segnale che evidenzia come la terza ondata probabilmente abbia superato il suo apice. Diminuiscono ormai da giorni i numeri anche delle persone in respirazione assistita e ospedalizzati.

Dopo un mese gli ospedalizzati tornano sotto quota 10.000.  

Con l’avvicinarsi della stagione estiva il virus perde forza ed anche l’anno scorso da maggio a settembre il numero di nuove infezioni era diminuito notevolmente. Questa volta però con il vaccino la protezione è ancora maggiore.

 

Quanti sono stati i decessi nel 2020 in confronto agli anni precedenti: leggi qui.

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