La seconda ondata di coronavirus dimostra numeri che continuano ad essere alti, anche se la crescita esponenziale dei contagi sembra si sia fermata. Preoccupa invece il numero dei decessi giornalieri che giorno dopo giorno registra nuovi record.

6.635 nuovi contagiati dal covid, 182 morti in un giorno

Ieri si è registrato un nuovo record di decessi, 182 in una giornata, per la maggior parte persone anziane con malattie croniche. Ad oggi in Ungheria sul totale dei decessi i morti senza avere alcuna patologia pregressa sono il 4% del totale, ovvero 212.

Il numero dei nuovi contagi continua ad essere alto ma questo è dovuto in primo luogo all’aumento dei test giornalieri e all’avvio di test di massa per alcune categorie di lavoratori. In particolare sono stati avviati test sui lavoratori della sanità e della scuola. 181.000 le persone testate di cui è risultato positivo il 2,44%. Se a questo screening dei lavoratori si aggiungono gli altri test effettuati sulla popolazione la % di positivi ai test di massa risulta essere del 1,64%, numeri che secondo il governo sono simili a quelli avuti in altri paesi in cui si sono svolti test di massa.

Il governo si attende il tetto della seconda ondata nella seconda parte di dicembre.

covid ungheria

Numero di morti giornalieri in Ungheria. Fonte: worldometers

Ospedalizzati e respirazione assistita

La dottoressa Müller in conferenza stampa ha rassicurato i cittadini ungheresiabbiamo sufficienti posti in ospedale, abbiamo sufficienti posti per la respirazione assistitia, abbiamo personale medico sufficiente, anche se anche loro si stancano e sono sotto pressione“. I numeri mostrano una stabilizzazione delle persone ospedalizzate negli ultimi giorni, anzi una leggere diminuzione è stata registrata oggi. Circa 7.000 sono le persone nel paese che necessitano cure ospedaliere causa covid, mentre sono circa 660 le persone con respirazione assistita. Alucni ospedali sono sotto pressione, specialmente nelle zone dove si registrano maggiori casi di contagi ma tutto sommato il sistema sanitario nazionale sembra reggere per ora l’urto della seconda ondata.

Qui sotto i grafici che mostrano in verde il numero di persone sottoposte a respirazione assistita, in rosso le persone ospedalizzate, in blu i decessi giornalieri.

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In verde numero di persone in respirazione assistita, in rosso le persone ospedalizzate, in blu i decessi giornalieri. Fonte: pandemia.hu

Il programma di vaccinazione

In Gran Bretagna da questa settimana inizia la distribuzione del vaccino alla popolazione, il primo paese in Europa. Più indietro invece l’UE che ritiene ancora non sufficientemente sicuro il vaccino. Il governo ungherese per voce di Gulyás oggi in conferenza stampa ha fatto sapere che l’Ungheria ha già stanziato 50 miliardi di fiorini per acquistare le prime dosi di vaccino.

50 miliardi di fiorini per il vaccino. Un programma statale e volontario

Il vaccino verrà fornito attraverso un programma statale, unicamente statale. Già la prossima settimana il governo inaugurerà un sito internet ufficiale per la vaccinazione. Le prime categorie a cui verrà fornito il vacino sono alcune categorie di lavoratori sensibili, i pensionati e i malati cronici. Gulyás ha ribadito che non sarà obbligatoria la vaccinazione. Il governo ha altresì sottolineato che l’Ungheria è pronta ad acquistare il vaccino sia a ovest che a est.

Gulyás in conferenza stampa ha ricordato che una terza ondata del coronavirus può essere evitata solo se il programma di vaccinazione funzionerà a dovere. Solo il vaccino può fermare i contagi da coronavirus.

Restrizioni fino all’ 11 dicembre, e dopo?

Nella vicina Austria dal 7 dicembre diminuiranno le restrizioni e il paese tornerà lentamente ad aprirsi. In Ungheria invece le restrizioni in vigore oggi, come il coprifuoco, sono previste fino all’11 dicembre. Nei prossimi giorni il governo insieme al Gruppo operativo decideranno se prolungarle o modificarle.

Un Natale sottotono, ma comunque in famiglia, questa è la speranza

Per ora il governo sta lavorando affinchè nei giorni del Natale le restrizioni siano allentate. L’obiettivo è rendere possibile passare il Natale e le festività in famiglia, sempre però cercando di mantenere le precauzioni minime di sicurezza ed evitando i grandi assembramenti. E’ possibile che il governo cancelli alcune restrizioni chiedendo ai cittadini senso civico per mantenere a livello personale alcune precauzioni. Bisogna però attendere ancora qualche giorno per avere un comunicato ufficiale del governo e sapere le misure che verranno predisposte.

Confini chiusi per turisti fino al 1° febbraio

Per quanto riguarda i confini invece sono confermate le misure che prevedono una chiusura dei confini ai turisti fino al 1° febbraio. Possibile invece varcare i confini per motivi di lavoro ed altre eccezioni. Per sapere chi può varcare i confini abbiamo scritto questo articolo: clicca qui.



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Foto: koronavirus.gov.hu