Audaci, rivoluzionari, estremamente moderni, gli scatti dell’ungherese Martin Munkácsi hanno ispirato le personalità artistiche dei grandi maestri della fotografia tra cui Henri Cartier-Bresson e Richard Avedon ma non solo – le opere del maestro ungherese hanno segnato una vera e propria svolta nella fotografia di moda e nella rappresentazione fotografica femminile.

Successo, fama e solitudine

Classe 1896, nato a Kolozsvár (oggi Cluj-Napoca in Romania), Martin Munkácsi (Márton Mermelstein) iniziò a lavorare in Ungheria come foto reporter di eventi sportivi per il giornale Az Est a seguito di cui si trasferì in Germania dove fu collaboratore della rivista Berliner Illustrierte Zeitung. Il successo arrivò negli Stati Uniti dove lavorò per la rivista di moda Harper’s Bazaar e molti altri magazines – tuttavia, la grande fama ottenuta in vita non gli risparmiò una morte in solitudine, esattamente il 13 luglio del 1963 nel suo appartamento di New York.

Martin Munkácsi viene ricordato come una personalità volubile, un uomo solo con la sua arte, forse l’unico mezzo di evasione libera e dolce, sensazioni che le sue fotografie più di ogni altro riescono a trasmettere. Se si considera la vita dell’artista, possiamo sentire del rumore provenire dalle sue fotografie, che emanano una felicità raggiunta solamente attraverso il medium fotografico, una felicità evanescente, bloccata in degli scatti di un uomo a cui la fama non ha scaldato il cuore nei suoi ultimi giorni.

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Long Island, 1935 Martin Munkacsi galleggia nell’acqua mentre fotografa per Harper’s Bazaar – fonte: millenuvole.org

Martin Munkácsi, la rivoluzione negli scatti di moda

“Non mettete mai in posa i vostri soggetti. Lasciate che si muovano in modo naturale … Tutte le grandi fotografie di oggi sono istantanee”

Con questa dichiarazione, nel 1935, Martin Munkácsi svelava uno dei segreti dietro alla naturalezza dei suoi scatti. Il fotografo, ha riportato nella fotografia di moda le esperienze derivate dai reportage degli eventi sportivi, e soprattutto delle foto ai corpi in movimento.

Se le opere di Munkácsi oggi vi sembrano ancora fortemente attuali, pensate all’effetto che questi scatti hanno avuto nel loro tempo, quasi un secolo fa. Il fotografo ha rivoluzionato quella che era la tradizionale fotografia di moda, che prevedeva modelli statici ed eterei.

La fotografia sensuale

Munkácsi ha saputo introdurre leggerezza e spensieratezza nei suoi ritratti, ha portato i suoi modelli all’aperto, fuori dagli studi negli spazi esterni.

È stato al contempo l’iniziatore di un tipo di fotografia sensuale, introducendo nuovi ideali femminili, al tempo ancora inaccettabili – ha raffigurato donne libere, donne in costume da bagno, donne atletiche che si svincolavano dai modelli tradizionali impostati, incoraggiando la società e le proprie contemporanee ad abbracciare queste nuove concezioni femminili.

In merito alla sua tecnica, il fotografo rispondeva così: “Il mio trucco: ce n’è uno? Ebbene, forse una giovinezza amara con molti cambi di occupazione, con la necessità di provare di tutto, dalla poesia alla raccolta di frutti di bosco. Questi primi difficili anni costituiscono probabilmente le fonti della mia modesta attività fotografica”. Come lui diceva, un lavoro modesto per cui ancora oggi viene ricordato con grande ammirazione e che gli ha permesso di fotografare anche i personaggi iconici del suo tempo, tra cui Frida Kahlo e Diego Rivera.

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Frida Kahlo e Diego Rivera, Messico 1934 – fonte: millenuvole.org

Molte delle sue opere si possono trovare oggi al Museum of Modern Art di New York, al International Center of Photography di New York, al Museum of Modern Art di San Francisco al Magyar Fotográfiai Múzeum di Budapest.



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Foto: millenuvole.org