Oggi per andare a cenare in un ristorante, per andare alle terme, allo zoo o al cinema ci serve il documento di immunità. Una piccola carta plastificata con un codice QR che nei prossimi mesi sarà fondamentale nella vita di tutti i giorni. Ci sono però numerosi problemi, polemiche e dubbi su come si possa avere questo documento. Cerchiamo di fare il punto.

Serve la carta plastificata o basta il documento cartaceo di attestazione di vaccinazione?

Per usufruire dei servizi concessi alle persone vaccinate serve la carta plastificata con codice QR. Viene accetta solo questa, altrimenti si rischia pesanti sanzioni.

Esistono altri due documenti che attestano la vaccinazione. Quello fornito dal medico dopo la vaccinazione, che è un documento cartaceo dal valore sanitario. Vuole ciò ricordare la data della futura seconda somministrazione e specifica i dati della vaccinazione.

Vi è poi un altro documento scaricabile dal proprio “ügyfelkapu portale dei servizi del cittadino. Qui sulla pagina sanitaria, eeszt, è possibile vedere tutti gli atti che riguardano la propria salute. Dopo la vaccinazione viene inserito un documento che presenta tutta una lunga serie di dati.

Questi ultimi due documenti sono cartacei e non valgono come sostituti del documento di immunità.

Documento di immunità: polemica sui tempi e soprattutto sui cittadini stranieri

Il documento di immunità (la carta plastificata) dovrebbe essere spedito 8 giorni dopo la prima vaccinazione. Quindi dovrebbe arrivare entro 2 settimane dalla data del vaccino. Ed in effetti a molte persone è arrivata, ma con molte altre si stanno registrando ritardi sostanziali.

In particolare è montata la polemica in quanto la carta plastificata non arriva in particolare ai cittadini stranieri. Cittadini stranieri registrati in Ungheria e che pagano le tasse. Un articolo del Daily News Hungary aveva evidenziato la situazione “strana” che si è venuta a creare.

Numerose le testimonianze giunte anche a Ungheria News in cui si nota come anche in una coppia mista che effettua il vaccino lo stesso giorno, alla persona ungherese il documento arriva regolarmente mentre alla persona con cittadinanza non ungherese questo non arriva. Ad oggi anche chi scrive non è a conoscenza di nessuno straniero che abbia ricevuto questo importante documento, nonostante in alcuni casi sia passato più di un mese dalla prima vaccinazione, e nonostante la correttezza della registrazione attraverso anche l’ “ügyfelkapu“.

Per sapere come richiedere il documento di immunità: leggi qui.

A peggiorare la situazione vi è la grande carenza organizzativa. Il numero di telefono preposto per dare informazioni, il 1818, è spesso intasato, bisogna aspettare decine di minuti per prendere la linea ed inoltre le risposte sono generiche e non ci aiutano a risolvere il problema.

L’alternativa è quella di andare di persona in un ufficio del governo. In questi uffici però è possibile essere ricevuti solo previo appuntamento. A Budapest per trovare un orario libero per un appuntamento per richiedere il documento si aspetta almeno qualche settimana, ma genericamente ad oggi è possibile trovare un appuntamento verso giugno.

Anche se da oggi, 3 maggio, il governo ha deciso che si può presentarsi a un kormányablak per questioni riguardanti il documento di immunità senza previo appuntamento online.

Il caos organizzativo, la velocità dei provvedimenti sono sicuramente causa della situazione di ritardi e di mancanza di informazioni che si sta vivendo nel paese e che coinvolge tutti i cittadini sia stranieri che ungheresi. Rimane però il fatto che a essere più penalizzati sembrano essere proprio i cittadini stranieri come si vede dalle diverse esperienze pubblicate sui vari social (raccontaci anche tu la tua storia nei commenti all’articolo o sui nostri social). Penalizzazione sicuramente dovuta anche al fatto che i documenti da compilare sono solo in ungherese e dal fatto che presentarsi con un documento straniero necessita poi un passaggio burocratico in più. E quindi vista già la difficoltà nello smaltire le richieste degli ungheresi inevitabilmente le richieste “più complicate” necessitino più tempo. 

Di certo è che in Ungheria esiste un governo che non ha mai nascosto come l’ideale principale della propria politica sia il “prima gli ungheresi“. Anche questo potrebbe avere giocato un ruolo in questa falla della macchina organizzativa.

Siamo andati a parlare in un “kormányablak”, ecco le risposte

Oggi 3 maggio siamo andati direttamente noi in un “kormányablak” dell’Ungheria meridionale a chiedere informazioni sul documento di immunità. Riportiamo qui le risposte che abbiamo ricevuto. Sottolineiamo che sono risposte a titolo informativo e che la situazione può cambiare rapidamente.

Il documento di immunità non viene stampato al kormányablak, ma solamente a livello centrale. Successivamente viene spedito a casa.

Al kormányablak è possibile avviare pratica di richiesta con documenti scritti. Praticamente la stessa pratica online solamente in forma cartacea. Certo è che in questo caso siete sicuri che la richiesta venga eseguita correttamente. 

Nei prossimi giorni, più probabilmente, tra una settimana verrà inaugurato un nuovo programma online che permetterà di sapere a quale punto si trova la richiesta di documento. Ovverò sarà possibile sapere se è in fase di stampa, di spedizione, etc. 

La situazione ad oggi è caotica visto le tante richieste, e probabilmente nelle prossime settimane sarà anche peggiore. Quindi un ritardo è naturale. Detto questo all’ufficio hanno fatto presente che anche molti ungheresi non hanno ancora ricevuto il documento e che quindi non è una problematica che riguarda gli stranieri in particolare.

 

Ecco i servizi per i quali serve il documento di immunità: leggi qui.



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Il mancato arrivo del documento di immunità agli stranieri a cosa è dovuto?

 

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Foto: figyelo