Confronto politico, faccia a faccia televisivo, primarie per la scelta del candidato. Sicuramente in Ungheria sta accadendo qualcosa di nuovo. Torna il dibattito politico, e non è cosa da poco, in un paese che non offre un faccia a faccia televisivo tra candidati dal 2006 (da allora Viktor Orbán ha sempre rifiutato gli inviti al confronto pubblico).

In questi giorni è l’opposizione del paese che si mobilita. Il 12 settembre i cinque candidati si sono confrontati in diretta televisiva, scontrandosi e dialogando sull’Ungheria che vogliono costruire in futuro. Da sabato la voce passa agli elettori che potranno votare il candidato preferito al primo turno di primarie.

Le prime primare della storia ungherese che avranno luogo dal 18 al 26 settembre il primo turno, e poi dal 4 al 10 ottobre il secondo turno. A quel punto sarà scelto l’antagonista del premier.

L’anno prossimo l’Ungheria si accinge ad andare al voto. A sfidare il primo ministro Viktor Orbán, alla guida del paese da ormai 11 anni, per la prima volta ci sarà un candidato unico dell’opposizione. Le elezioni del 2022 potrebbero essere quindi molto più aperte di quelle degli ultimi anni.

“Fermare la corruzione e far pagare i ladri”

Tante le tematiche che durante il confronto televisivo sono emerse dagli aspiranti premier. Dal problema dei lavoratori della pubblica amministrazione, Klára Dobler ha ricordato come in Romania gli stipendi degli insegnanti ad inizio carriera siano più alti che in Ungheria, o l’energia verde e la difesa della libertà di stampa.

Ma su tutti i temi svetta la lotta alla corruzione e al sistema Fidesz. Ampio quindi il dibattito su quali misure intraprendere per punire chi negli ultimi anni si è impossessato dei finanziamenti pubblici. Un sistema di corruzione che ha favorito alcuni oligarchi vicini al partito di governo.

Un punto di programma comune a tutti i candidati ma che sicuramente ha nel candidato di Jobbik (partito di destra), Péter Jakab, le posizioni più radicali. Jakab ha infatti chiesto a gran voce l’inizio di indagini su diversi oligarchi, ma si è spinto a chiedere l’arresto per il capo procuratore Péter Polt, reo di essere, secondo il candidato, l’artefice di un sistema di ladronicio incontrollato.

Ecco in beve la presentazione dei vari candidati e alcuni punti da essi proposti. I candidati sono in ordine in base al numero di firme raccolte per la propria candidatura. Numero di firme che vedete inserito nella descrizione.

Gergely Karácsony

  • Sindaco di Budapest, 46 anni.
  • Nato a Fehérgyarmat.
  • Sociologo, ha insegnato alle ELTE, dal 2014 al 2019 è stato Sindaco di Zugló.
  • Candidato di Párbeszéd, MSZP, LMP (verdi-centro-sinistra)
  • Firme raccolte: 41.513
  • Principali punti: “Ripristinare la trasparenza nell’utilizzo dei fondi UE che non arrivano più proprio perchè mancano le garanzie”. “Lottare contro la corruzione del sistema Fidesz”. “Cambiare la Costituzione”. “Energia verde e pulita”.
  • Il politico dell’opposizione ungherese più conosciuto. Da molti considerato in vantaggio rispetto agli altri candidati. Negli ultimi mesi forte la campagna del Fidesz per discretitarlo come Sindaco della capitale.

Klára Dobrev

  • 49 anni, vicepresidente del Parlamento europeo, nata a Sofia.
  • Avvocatessa, insegnate all’Università e consigliera politica. Padre bulgaro e madre ungherese. Parla 5 lingue. E’ moglie dell’ex-premier Gyurcsány.
  • Candidata di DK (centro-sinistra)
  • Firme raccolte: 34.244
  • I principali punti: “Lottare contro gli oligarchi”. “Cancellare le leggi approvate con i 2/3”. “Un nuovo governo per gli ungheresi, un governo per gli ungheresi e non per gli oligarchi”.
  • Entra in politica con lo slogan “Fondiamo gli stati Uniti d’Europa” alle elezioni europee del 2019. Particolarmente forte la sua candidatura a Budapest. 

Péter Márki-Zay

  • Sindaco di Hódmezővásárhely, 49 anni.
  • Ingegnere, politico e storico. Ha lavorato in USA e Canada. Ha un Dottorato in storia economica.
  • Candidato di Mindenki Magyarországa Mozgalom, Új Világ Néppárt (movimenti civici).
  • Firme raccolte: 33.535
  • Principali punti: “Serve una nuova Costituzione condivisa da più forze politiche”. “Bisogna togliere gli uomini del Fidesz dalle leve del comando”. “Dare più autonomia ai comuni e alle amministrazioni locali anche nella gestione dei fondi UE”. “Approvare immediatamente la procura UE”. “L’Ungheria non ha bisogno di un re, ma di un governo”.
  • Considerato l’outsider. Politico della provincia famoso per aver scalzato il Fidesz dalla sua città. E’ un politico che si definisce conservatore e cristiano, capace di prendere voti da destra a sinistra.

Péter Jakab

  • 41 anni, nato a Miskolc.
  • Insegnante di storia, parlamentare, presidente di Jobbik.
  • Candidato di Jobbik.
  • Firme raccolte: 31.803
  • I principali punti: “Rompere il sistema stato-partito creato da Fidesz”. “Allontanare dal potere le persone del fidesz”. “Un cambio di regime da avviare con stabilità”. “Creare un sistema che favorisca l’utilizzo di fondi UE senza corruzione”. “Investimenti per la sanità pubblica”.
  • Candidato del partito della destra radical di Jobbik che per sconfiggere il nemico Orbán ha dovuto entrare nella coalizione dell’opposizione con anche gli ex-nemici della sinistra. Candidato forte nel nord-est del paese tra l’elettorato nazionalista che contesta il sistema clientelare del Fidesz.

András Fekete-Győr

  • 32 anni, nato a Budapest.
  • Avvocato. 
  • Candidato di Momentum.
  • Firme raccolte: 25.000
  • Principali punti: “Dare le chiavi del palazzo Karmelita (sede degli uffici di Orbán) al dipartimento anticorruzione”. “Cancellare la legge discriminativa contro le persone LGTB”. “Aprire le porte del parlamento ai media”. “Fermare la propaganda dell’odio”.
  • Il candidato più giovane. Il suo impegno politico nasce dal movimento contro le olimpiadi. Forte il suo sostegno a Budapest, tra i giovani liberali. E’ il partito più schierato a fianco delle posizioni liberali di Bruxelles.

Le primarie in Ungheria: regole

Primarie in due turni

  • Il primo turno dal 18 al 26 settembre vedrà la scelta tra 5 candidati.
  • Il secondo turno vedrà scontrarsi i più votati e si svolgerà dal 4 al 10 ottobre. Si svolgerà se nessuno dei candidati supererà il 50% dei voti al primo turno.

Chi può votare?

  • Possono votare tutti i cittadini ungheresi maggiorenni che hanno una residenza in Ungheria.

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