Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi.
COVID
L’Ungheria potrebbe essere tra i primi paesi a rispondere all’appello internazionale fatto dalle autorità romene che cercano aiuto contro la quarta ondata della pandemia abbattutasi sul paese, che ha la percentuale minore di vaccinati in UE, e che ha visto ieri la cifra di 331 decessi da Covid, record di sempre. L’Ungheria accetterebbe nelle sue strutture sanitarie pazienti romeni delle regioni di confine (index).
INSIEME NON SI PUÒ
La commissione elettorale delle primarie ha respinto, su opposizione di DK, la richiesta di Karácsony e Márki-Zay di comparire insieme con una “candidatura comune” sulle schede del secondo turno delle primarie che é iniziato domenica. (index) I due sono quindi costretti a decidere chi di loro, pur mantenendo il programma comune, si presenterà come candidato primo ministro e chi come vice. Potrebbe rompere gli equilibri l’ultimo sondaggio di Mediàn, richiesto da HVG, che vede, nel caso si presentino tutti e tre, ancora in vantaggio Dobrev con 37%, secondo Márki-Zay col 33%, e solo terzo, a sorpresa, Karácsony col 24%, che sembra la candidatura quasi naturale per unire l’opposizione e proporsi come alternativa a Orbán, ma si dimostra lontano dai cuori della gente e dell’Ungheria profonda. (Telex) Alla fine, il Sindaco di Budapest Karácsony ha annunciato il suo ritiro dalle primarie e ha chiesto di votare per Márki-Zay.
IL MOMENTUM DEL RITIRO
PANDORA UNGHERESE
Anche l’ Ungheria toccata dallo scandalo Pandora. Coinvolti due uomini d’affari molto vicini ad Antal Rogan, uomo forte di Fidesz ed ex sindaco della città interna di Pest, e Lorinc Meszaros, l’imprenditore più influente del paese vicino a Orbán. (telex)
ARIA DI NOBEL
E’ il giorno in cui verrà annunciato il premio Nobel 2021 per la medicina. In pole position la ricercatrice ungherese Katalin Karikó, che ha portato avanti, le tecniche per lo sviluppo dei vaccini anticovid a base di rNA-messaggero. Una ricerca ventennale e spesso dimenticata, su cui però ora molti studiosi vorrebbero rivendicare un proprio contributo, specie nella ricerca di base e in genere Stoccolma non è molto incline ad inserirsi nella disputa, ma, come afferma AP non si vede come si possa sorvolare quest’anno su questa fondamentale scoperta in ambito medico (Nèpszava). A portare a casa il nobel, alla fine sono stati David Julius e Ardem Patapoutian “per le loro scoperte sui recettori che regolano la percezione della temperatura e del tatto”.
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Fonte: Live in Budapest
Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews