Rassegna stampa settimanale curata dal sito Live in Budapest con le principali notizie apparse su giornali e blog ungheresi. 

AUTOCRAZIA ELETTORALE

Il parlamento europeo ha votato a larghissima maggioranza (433 voti favorevoli e 123contrari) una risoluzione, su iniziativa della francese Gwendoline Delbos-Corfield, verdi, che definisce l’Ungheria una “autocrazia elettorale” e chiede alla commissione di promuovere azioni per ristabilire lo stato di diritto. Domenica potrebbero tagliare i fondi UE ungheresi, ma anche dare tempo per rimediare (telex).

Le reazioni:

  • in un comunicato Fidesz si scaglia contro la sinistra ungherese che lavora contro il proprio Paese. Secondo Ildiko Gyori, eurodeputata di Fidesz, non vi è nessun problema di democrazia in Ungheria, è tutto frutto invece della macchina elettorale della sinistra, dal PPE fino ai comunisti, che vogliono porre l’Ungheria sotto un protettorato, senza considerare il volere degli ungheresi espresso nelle elezioni di aprile;
  • Marki-Zay, leader della opposizione liberale alle ultime elezioni, parla di tristi conseguenze e governo Orbán che lavora contro gli interessi del Paese;
  • per Sandor Ronai, eurodeputato di Coalizione Democratica, DK, è necessario sottrarre ad Orbán ogni finanziamento finché si avrà corruzione;
  • Cseh Katalin di Momentum e Gyongyosi Marton, Jobbik, chiedono all’Ue di lavorare per poter dare finanziamenti direttamente ad enti locali e società civile ungherese, bypassando il governo corrotto (telex).

RINCARI

Saranno costretti a chiudere per i rincari degli ultimi mesi più locali legati all’ospitalità di quanti chiusero per la pandemia (HVG); le terme di Budapest invece non chiuderanno, ma è previsto un deciso rialzo dei prezzi di ingresso (HVG).

ABORTO

L’Ungheria irrigidisce la regolamentazione dell’interruzione di gravidanza, con la pubblicazione in gazzetta ufficiale di un paragrafo che precisa la determinazione del funzionamento delle funzioni vitali fetali (24.hu).

SCUOLA IN RIVOLTA

Catene umane e tutti vestiti di nero in molti istituti scolastici ungheresi a supporto del liceo Herman Otto di Miskolc, il cui preside è stato sospeso sabato dal ministero per aver organizzato scioperi senza approvazione (HVG). 

GAS RUSSO

L’unico ostacolo al price cap nell’Unione Europea è costituito dall’Ungheria, parola di Anna Moskwa, ministro dell’ambiente polacco. Il V4 ormai è solo un’organizzazione di carta (index). Di ritorno dal Perù e in partenza per il vertice straordianario dei ministri degli esteri di Bruxelles, Peter Szijjarto ribadisce la posizione del governo ungherese: irresponsabile chi in Europa definisce la situazione sotto controllo, ci sono Paesi nel nostro continente che per posizione geografica e infrastrutture non possono rifornirsi se non con le risorse russe. E’ una questione fisica e matematica e non ideologica (index).

CALCIO

Inarrestabile Ferencvaros che batte 3-0 il Kisvarda, seconda in campionato, e comanda ancora la classifica a punteggio pieno dopo sei giornate, con due partite in meno rispetto agli avversario. Terza la sorpresa Kecskemeti (Nemzeti Sport).

ELISABETTA II E LA FINE DELLA STORIA

Per Levente Sitkei sul Magyar Nemzet il vecchio mondo è finito per sempre e non sarà possibile ricostruirlo. La regina era salita al trono quando l’Ungheria era ancora sotto le macerie della guerra mondiale ed è arrivata a vedere il mondo delle fake news. “L’intera popolazione di un ex impero sta ora imparando un nuovo inno per chiedere a Dio di proteggere il re la prossima volta. Forse sarà perso per anni. La loro regina è morta, ma il loro re non può più riempire il vuoto. Il London Bridge è caduto e potrebbero non essere mai in grado di ricostruirlo.” 



Per rimanere sempre informato sull’Ungheria segui la nostra pagina facebook: clicca qui!

 

© Riproduzione riservata

Fonte: Live in Budapest

Foto di copertina: Coceancig/UngheriaNews