Il primo ministro Viktor Orbán, come ogni venerdì, anche oggi ha rilasciato l’intervista al programma radiofonico “Jó reggelt, Magyarország!” a Kossuth Rádió. Quarta ondata, migrazione e costo dell’energia sono stati i punti salienti del programma.

Quarta ondata

Orbán ha iniziato l’intervista parlando della quarta ondata di coronavirus, che inevitabilmente riguarda anche l’Ungheria, sottolineando l’aggressività della variante delta. La situazione nella confinante Romania è già allarmante, tanto che cinquanta pazienti romeni sono in cura presso ospedali ungheresi (ne abbiamo scritto qui).

L’Ungheria sarebbe preparata a gestire una quarta ondata senza dover ricorrere alle drastiche misure del lockdown. Il paese dispone di abbastanza medici, macchine respiratorie e vaccini. Si sta addirittura lavorando sullo sviluppo di un vaccino ungherese, che secondo Orbán è a buon punto.

Il primo ministro ha sottolineato l’importanza e l’efficacia del vaccino, ricordando che l’anno scorso in questo periodo c’era il triplo dei contagi attivi. Lui stesso nel finesettimana riceverà la terza dose che a suo dire equivale ad un’assicurazione sulla vita.

Viktor Orbán si è espresso anche sull’uso della mascherina, il cui obbligo in Ungheria è attualmente molto limitato nonostante le raccomandazioni dell’Accademia Ungherese delle Scienze di utilizzarla negli spazi chiusi. Il primo ministro, nonostante dichiari di portare sempre con se una mascherina da usare in caso di bisogno, sostiene che non è nella mascherina la soluzione della pandemia, ma nel vaccino.

Situazione migratoria

Il primo ministro si è poi focalizzato sulla situazione migratoria. I paesi dell’Europa occidentale avrebbero a suo dire rinunciato alla speranza di superare la crisi demografica autonomamente e starebbero colmando le lacune con i migranti.

L’Ungheria continua a proteggere i confini e a rifiutare la quota obbligatoria di migranti, accusando la Germania di voler imporre la propria volontà sugli altri paesi. Secondo il primo ministro infatti, mentre l’Europa occidentale vive comodamente la propria vita, l’Ungheria si ritrova a gestire una grande pressione migratoria proveniente da sud.

Costo dell’energia elettrica

L’Unione Europea vuole aumentare ulteriormente i prezzi dell’energia elettrica appellandosi alla necessità di salvaguardare l’ambiente. Il primo ministro ungherese dichiara di sostenere la lotta al cambiamento climatico ma crede che non siano le famiglie, bensì le grandi aziende a dover essere punite con l’aumento dei prezzi.

Orbán poi ha sottolineando che a Vienna si paga il doppio, mentre a Berlino il triplo per l’elettricità rispetto all’Ungheria. Non ha parlato tuttavia delle differenze di reddito medio della popolazione in questi paesi.



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Foto: index.hu